Aspirate al titolo di nuovi Fruttero e Lucentini?

Massimo Cavezzali: - No. Non oseremmo mai! Anche se qualcosa in comune c’è. A parte l’essere in due… Nei gialli che hanno scritto c’è sempre molta un’attenzione alle storie che stanno dietro ai personaggi… c’è un vero gusto nel raccontare…

Sauro Ciantini: - Come se l’omicidio, in fondo, fosse soltanto un pretesto… Tante storie che poi confluiscono in una soltanto… insieme a quella della citta, della strade, perfino del palazzo dov’è avvenuto il fatto di cronaca nera…

Anche le vostre storie sembrano tratte dalla cronaca nera…

S.Ciantini: - Dietro ad un omicidio, in genere, non c’è mai una storia particolarmente complessa… almeno nella vita vera… ogni omicidio, per quanto mostruoso sia, visto all’indietro dalla parola: fine, è sempre un po’ la stessa storia…

Anche nel caso vostro?

M.Cavezzali: - (ride) Noi cerchiamo la novità in altre cose… usando altri stratagemmi…

S.Ciantini:: - Di sicuro evitiamo come la peste, le grandi architetture complesse, o le trame troppo cervellotiche…

Insomma: lisci come l’olio…

M.Cavezzali: - Ci piace scrivere cose che risultino piacevoli da leggere, anche se ogni tanto dobbiamo sporcarle con qualche macchia di sangue!

S.Ciantini: - Storie costruite su una base classica, a volte perfino divertenti, o almeno si spera, che nascondano qua e là lungo il percorso, piccole sorprese…

M.Cavezzali: - La vita di Tatorino, il nostro “eroe”  senza macchia (tranne quelle che riesce a farsi ogni volta sopra le sue belle cravatte), si presta ad essere fonte di continue sorprese…

 

Possiede anche un’intensa attività onirica…

S.Ciantini: - A volte sì… ma senza esagerare! In genere vede la realtà esattamente così com’è ma appena si distrae, o si ferma per una pennichella, questa sua parte “onirica” prende il sopravvento e parte subito per la tangente…

M.Cavezzali: - Ma non l’aiuta mai un granché nello scoprire l’assassino…

Non ha quindi visioni, o premonizioni, o altre facoltà…

M.Cavezzali: - Per carità! La sua è una pura e semplice attività onirica…  quando dorme, o quando s’incanta, perché è capace d’imbambolarsi anche mentre si trova in fila per pagare un caffè!

Tatorino fa l’esperto d’Arte, vero?

M.Cavezzali: - In un certo senso… perché arrotonda in vari modi: dalle presentazioni di mostre di pittori italiani, alla compravendita di vecchi vasi di ceramica artistica… scrive anche libri, per adesso senza grande successo, ed ogni tanto piazza qualche articolo su giornali locali…

E resterete sempre in questo ambiente artistico?

S.Ciantini: - Sì, ci piacerebbe… magari toccando qualche volta l’archeologia, la storia antica, spargendo nell’aria qualche forte profumo proveniente dalla Persia, o facendo comparire all’improvviso una terribile maschera africana!

M.Cavezzali: - Il giallo vero e proprio però, si svolgerà sempre qui, in Italia. Al massimo ci spingeremo fino a Mentone, o un pò più in là, sulla Costa Azzurra…..

Il vostro Tatorino, come Maigret, ha anche lui un proprio metodo?

S.Ciantini: - Lo potremmo accomunare ad un alchimista che mette tutto dentro al suo crogiuolo, anche le cose più strane ed incredibili, e poi aspetta che ogni elemento inizi a reagire con l’altro… senza però nessuna fretta… in fondo, lo scoprire il nome dell’assassino, non è compito suo…

M.Cavezzali: - Tatorino è molto bravo nel riuscire ad attraversare il mare, restandosene magari seduto ad un tavolino di un bar, è un po’ la sua “specialità della casa”… Come ha scritto Jean-Dominique Grossard: il vero signore è il tempo, che lascia sempre una traccia indelebile

S.Ciantini: - E mentre il tempo passa, il nostro Tatorino se ne va a spasso per mercatini dell’antiquariato, segue certe sue idee a volte assolutamente strampalate, o cena all’aperto con la sua Raffaella…però alla fine, trova la chiave di tutto.

Lontani mille miglia da serial killer o crime story all’americana…

M.Cavezzali: - Abbiamo altri ritmi… una filosofia di vita completamente diversa…

S.Ciantini: - Ai grattacieli preferiamo le marine dipinte nel Golfo di Baratti… vicino Piombino…

M.Cavezzali: - Il nostro skyline sono le nostre belle cittadine medievali o rinascimentali…

 

Tatorino è un personaggio in cui il lettore si potrà immedesimare?

M.Cavezzali: - Sì… credo di sì… anche se a Tatorino piacerebbe molto di più immedesimarsi lui, in chi sta leggendo…

….

Questa sì, che sarebbe una grande novità letteraria!

 

 

(Fine, © 2007)