Riteniamo che siano molti i lettori che conoscono e apprezzano i romanzi di Fred Vargas e saranno felici di trovare in libreria un suo romanzo dal titolo Un po' più in là sulla destra (Un peu plus loin sur la droite, 1996), "prima edizione italiana" come è scritto in quarta di copertina.
E' anche noto che Fred Vargas è uno pseudonimo e che l'autrice in effeti si chiama Frédérique Audouin-Rouzeau, ed è nata in Francia a Parigi nel 1957, figlia di una chimica e di un surrealista. Ha scelto il nome Vargas in quanto è lo pseudonimo che la sorella usa per firmare i suoi quadri (Jo Vargas) e Vargas era il cognome del personaggio interpretato da Ava Gardner nel film La contessa scalza. Lavora, presso il Centro nazionale francese per le ricerche scientifiche, come ricercatrice di archeozoologia ed è anche una esperta in medievalistica.
Scrive dal 1986 e uno dei suoi primi romanzi che risale al 1991 è L'uomo dei cerchi azzurri (Einaudi – 2007), la sua caratteristica è quella di riuscire a scrivere un romanzo in sole tre settimane (quando è in ferie), poi rivede lo scritto per tre o quattro mesi.
Nei suoi romanzi ricorrono spesso (e anche in questo romanzo) gli stessi personaggi:
- Ludwig Kelweihler, conosciuto anche come Louis e anche come il Tedesco: ex poliziotto ed ex dipendente del ministero degli Interni francese, con una rete nazionale di informatori. Possiede un rospo di nome Bufo (come il genere animale);
- Marc Vandoosler, conosciuto anche come san Marco: colf di giorno, storico medievista di notte;
- Lucien Devernois, conosciuto anche come san Luca: storico, specializzato nella prima guerra mondiale;
- Matthias Delamarre, conosciuto anche come san Matteo: storico, specializzato in preistoria.
Questi ultimi tre personaggi (tutti studiosi di storia) sono soprannominati gli Evangelisti e vivono per ragioni economiche nella stessa casa, la topaia di rue Chasle a Parigi. Una coabitazione un poco difficile in quanto ognuno dei tre è interessato solo alla sua materia di studio (Medioevo, Prima Guerra Mondiale e la preistoria). Per rendere ancora più complicata la vita, nella casa abita anche il "padrino" ossia lo zio di Marc, ex poliziotto cacciato per corruzione.
Nonostante queste difficoltà, se si deve investigare su di un mistero, i litigiosi si trasformano in una efficente macchina investigativa.
Nei romanzi di Fred Vargas i personaggi sono atipici, dalle vite complicate ma non sono dei vinti, sono descritti sempre molto bene sia fisicamente che psicologicamente. Credibili in ogni aspetto, inoltre lautrice non ama descrivere scene violente con sangue o altro.
Mentre è in appostamento su una panchina Louis Kehlweiler, detto il Tedesco, trova per terra un frammento di osso umano. Una traccia perduta dentro la città. All'apparenza ormai definitivamente. Eppure Kehlweiler la segue, con i suoi due aiutanti, Marc e Mathias. La segue con ostinazione e ossessione fino ad arrivare in un piccolo villaggio della Bretagna. Qui trova un collezionista di macchine per scrivere, fanatico di qualsiasi meccanismo ben oliato, un sindaco pavido e untuoso che non vuole problemi, un losco individuo ferocemente razzista, pronto a tutto pur di diventare sindaco lui. Con la pazienza e la fredda ferocia dell’indagatore, Kehlweiler toglie la maschera a tutti e ricostruisce la storia, le sue follie, le sue mostruosità. Inseguendo le tracce. Come chi scrive.
Un po' più in là sulla destra di Fred Vargas (Un peu plus loin sur la droite, 1996, Traduzione Margherita Botto, Einaudi editore, collana Stile libero Big, pagg. 257, euro 17,00) - ISBN 978-88-06-18233-5
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