Tornerà in tv la serie Amanti e segreti, un thriller giudiziario con risvolti sentimentali. Nella prima serie si raccontava in sei puntate un'appassionante vicenda ambientata in una ricca città del Nord Italia, dove l'imprenditore Max Leonardi veniva ucciso in modo efferato davanti alla figlia. Le indagini della procura e della polizia si orientavano ben presto verso la sua bella moglie Ambra, interpretata da Monica Guerritore, che peraltro incarna l'immagine della perfetta dark-lady: cocainomane, piena di debiti e adultera. A credere in lei solo sua sorella Marta, interpretata da Christiane Filangieri, giovane avvocato che decide di difenderla a spada tratta.

Le riprese di Amanti e Segreti 2 sono iniziate con una movimentata scena d’azione girata nel Comando Provinciale dei Carabinieri di Ferrara. Quattro puntate per RaiUno di cui sono protagonisti Maurizio Aiello, Christiane Filangieri, Sabrina Paravicini, Luca Lionello, Fabrizio Contri, Borut Veselko, Claudia Coli, Barbara Mautino, Roberto Accornero, Benedetta Gargari, con Valeria Ciangottini, con la partecipazione di Orso Maria Guerrini e di Monica Guerritore.

La regia è di Gianni Lepre. Le sceneggiature delle 4 puntate sono firmate da Marina Garroni e Maddalena Rivagli.

Le riprese sono cominciate a Ferrara, in seguito la troupe di Amanti e Segreti 2 si è trasferita a Comacchio e successivamente sarà a Trieste, a Roma e in Marocco per un totale di 15 settimane di lavorazione.

La trama della seconda serie: dopo l’assoluzione dall’accusa di aver fatto assassinare il marito, Ambra Leonardi (Monica Guerritore) prende parte come testimone assieme alla piccola Fiore (Benedetta Gargari) al processo che vede alla sbarra i veri assassini di Max Leonardi (Cesare Bocci). Ambra ha deciso di trasferirsi all’estero insieme alla figlia subito dopo il matrimonio di sua sorella Marta (Christiane Filangieri) con il maggiore dei Carabinieri Emilio Parenti (Maurizio Aiello).

Nel frattempo Liliana (Claudia Coli), giovane reporter e irrequieta figlia del procuratore di Ferrara Benedetto Ungari (Orso Maria Guerrini), viene rapita poche ore dopo il suo improvviso ritorno in Italia dalla Liberia, paese in cui ha lavorato per vari mesi ad un misterioso reportage. Il suo cadavere verrà presto rinvenuto in una discarica alla periferia di Ferrara.

Nella valigia di Liliana, un’agenda, alcuni diamanti di contrabbando e fotografie che la ritraggono in compagnia di Roman Kirnienko (Borut Veselko), un ex ufficiale del KGB, noto criminale dalle molteplici identità di copertura nonché ricercato dalle polizie di tutta Europa.

È il procuratore Ungari a denunciare sua figlia accusandola di traffico di diamanti. Marta Castelli, invece, per cui Liliana è stata più di una sorella, non può credere alla sua colpevolezza ed è determinata a scoprire i segreti che si nascondono dietro questa troppo facile apparenza. Marta non sa che il suo matrimonio con Emilio Parenti, maggiore dei Carabinieri, sta per essere travolto. Nell’inchiesta viene infatti coinvolta anche Luisa Mari (Sabrina Paravicini), direttrice della filiale milanese di un’importante gioielleria di cui è proprietario l’imprenditore Davide Luciani (Luca Lionello) e che, accusata di essere complice di Liliana, è raggiunta da un avviso di garanzia. Luisa lascia così il suo lavoro a Milano e torna a Comacchio. Con lei suo figlio, un bambino di sei mesi. Luisa non si difende dalle imputazioni a suo carico, ma, in privato, cerca l’aiuto di Emilio, che è stato il suo uomo e l’ha lasciata per Marta.

Luisa continua a non rispondere a molte domande, ma Emilio crede alla sua innocenza e tra i due ex amanti si riaccende la passione. Anche grazie al fatto che Luisa gli lascia credere che quel bambino sia figlio suo, frutto di una notte d’amore consumata a Milano, poco prima del matrimonio con Marta; la quale, già in crisi con Emilio e sospettando la sua infedeltà, parte da sola per la Liberia, seguendo le indicazioni di una misteriosa cartolina speditale da Liliana...

Amanti e Segreti 2 è prodotta per Rai Fiction da Sergio Silva Fiction con la supervisione di Gianni Sarago.