Era quasi un’ora che soffriva. Non era mai stato così male. Rimpiangeva i tempi in cui tutto era così semplice, così naturale. Allora si sentiva leggero, come rinato a nuova vita. Allargava le braccia e gli veniva spontaneo un sospiro di soddisfazione. Poi era venuta quella cosa… non si ricordava nemmeno il nome. E aveva cominciato a soffrire. Si sentiva chiuso, soffocato. Con un dolore intenso che gli partiva dal basso e sembrava volesse scardinare le viscere. Sempre nello stesso luogo. Come in quel momento. Fece un ultimo sforzo, si piegò leggermente con il capo, serrò le mascelle, strinse i pugni. Poi si alzò a fatica. Si guardò allo specchio, il volto acceso imperlato di sudore. Sorrise. Ce l’aveva fatta.

L’aveva fatta tutta.