Londra, 1593. Mancano tre settimane all'assassinio di Christopher Marlowe, drammaturgo e spia dei servizi segreti della regina, nonché grande rivale di Shakespeare. Marlowe sta per intraprendere quella che sarà la sua ultima missione per conto di Elisabetta I, in cui riuscirà a ritrovare la sua perduta musa e a svelare il segreto che gli sarà fatale. La sua scomparsa è un mistero tuttora irrisolto. New York, ai nostri giorni. Kate Morgan, studiosa del Rinascimento, lavora presso un'agenzia investigativa che opera in stretta collaborazione con la CIA. Grazie alle sue particolari competenze, Kate viene inviata in Inghilterra per indagare sul tentato furto di un prezioso manoscritto dell'epoca elisabettiana e sulla morte di un professore di Oxford.

“Sono sempre stata colpita dall’idea che l’era della nascita del cannocchiale fosse anche quella in cui è stato formato il primo servizio segreto.” Dice a ThrillerMagazine Leslie Silbert, trentenne, laureata a Harvard in Storia della scienza e specializzata a Oxford in Storia del Rinascimento, autrice de L’informatore thriller sospeso tra passato e presente con più di una nota autobiografica : “Ed è anche interessante come il personaggio della sua opera più conosciuta , il dottor Faust venda l’anima al diavolo in nome della conoscenza.”

La Silbert ha lavorato come detective in un'importante agenzia investigativa privata newyorkese, rilevata da un ex agente della Cia. Il personaggio di Kate Morgan è praticamente il suo alter ego, e tornerà nel suo prossimo romanzo che sarà ambientato nell’Italia di Caravaggio.

Perché la scelta dell’ambientazione storica: “Perché è interessante

l’idea di potere intrattenere il pubblico consentendo di fargli imparare qualcosa. Oggi nei romanzi non basta più ideare una trama originale, bisogna pensare ad ambientazioni che catturino la fascinazione del lettore. E’ una cosa che mi interessa anche da un punto di vista personale. E’ bello potere leggere libri che ti trasportano in altri mondi.” Aggiunge l’autrice.

Sulle motivazioni possibili che molto probabilmente spinsero Marlowe a diventare un agente segreto per la regina Elisabetta, Leslie Silbert sembra non avere troppi dubbi: “Il denaro. Secondo molti storici Marlowe non aveva avuto a disposizione grandi risorse economiche. Certamente furono più i soldi che eventuali motivazioni di natura patriottica.”

Cosa è cambiato rispetto al passato? “I soldi restano ancora una volta la motivazione principale, soltanto che adesso le pressioni politiche sui servizi come la CIA sono enormi. E’ difficile essere patrioti o idealisti. Oggi non si cerca la verità, ma soltanto di assecondare fini politici.”

Sulla bontà della sua interpretazione storica di Marlowe la Silbert non nutre alcun dubbio: “Marlowe aveva come missione infiltrarsi in gruppi pericolosi per gli interessi della corona britannica. E’ una teoria molto rispettata e avallata anche dai più grandi studiosi di Marlowe.”

Sul suo nuovo romanzo preferisce glissare, ma di una cosa è certa la Silbert: “I romanzi basati sulla storia sono un filone consolidato molto interessante. So che c’è chi scrive questo tipo di libri solo per motivazioni tutt’altro che ideali, un po’ nello stile di Marlowe, ma nel mio caso non è così. Grazie al personaggio di Kate Morgan ho potuto coniugare le mie grandi passioni: la storia e l’investigazione. Con un pizzico di amore per il pericolo.”