E' un romanzo duro, a tinte forti il thriller scritto da Danilo Pennone dal titolo Confessioni di una mente criminale dove descrive la "carriera" di Natale, dalla infanzia segnata ben presto da eventi drammatici e delittuosi.
L'autore è nato a Roma dove vive e lavora come insegnante. Da sempre è un appassionato di fatti criminali e del variegato mondo del crimine. Al suo attivo ha la pubblicazione di vari articoli sull'argomento "crimine" che sono apparsi su riviste specializzate.
Il protagonista, narra in prima persona, la sua vita, il suo entrare nel mondo del crimine, l'aggregarsi a feroci bande di criminali, i colpi messi a segno e tanto altro.
Un brano del romanzo:
"Davi un'occhiata ai titoli dei giornali e le forze dell'ordine erano state messe ancora una volta sotto scacco.
Sentivi parlare i malandrini attorno alla stazione e pareva che i Marsigliesi erano sempre loro i veri protagonisti.
Poi, in realtà, scoprivi che i Marsigliesi erano spariti da un pezzo e che la piazza romana oramai era nelle mani di qualche "batteria" che faceva capo a quelli della Magliana. Erano giorni in cui se a qualche malcapitato gli succedeva, su un autobus, di schiacciare il piede a qualche dannato figlio di puttana, quello era capace di farlo scendere, bruciargli la faccia con una P38 e sparire nel nulla senza mai più essere beccato. Tutta gente che all'anagrafe aveva il nome scritto a matita.
Io non sapevo chi fossero i veri protagonisti, ma di una cosa ero convinto: che erano i pazzi i veri antagonisti!"
E' l'estate del 1971 quando Natale, un ragazzo di soli tredici anni, viene coinvolto nell'assassinio di un uomo. Un gesto tragico vissuto come un rituale di iniziazione. Una strada diretta negli inferi del consumo di droghe e delle rapine a mano armata e segnata dal paesaggio desolante dell'estrema periferia romana. Orfano di madre e presto rinchiuso in un riformatorio, Natale cercherà un suo riscatto militando in una temibile batteria di rapinatori. Un momento di "gloria" a cui, inevitabile, segue uno sbandamento pauroso. Ora è il sottobosco della stazione Termini ad accogliere Natale. Una fauna umana variopinta di truffatori, prostitute, assassini e poveracci: una folla consapevole del proprio fallimento esistenziale e condannata allo squallore. Quando tutto sembra perduto, ecco che per Natale arriva la stagione dei ricordi. Immagini di amicizia e di inaudita violenza si sovrappongono all’epopea della malavita romana, dalla gang dei Marsigliesi alla banda della Magliana, in una storia criminale su cui aleggia un destino sospeso tra il tempo della morte e quello dell’amore.
Confessioni di una mente criminale di Danilo Pennone (2008, Newton Compton Editori, collana Nuova Narrativa Newton 95, pag. 348, euro 9,90) - ISBN 978-88-541-1’46-5
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