Agostino Roi è il rappresentante di articoli per ufficio più cazzuto di tutta la provincia. E' un uomo di 34 anni, con una casa di proprietà, una vita sociale e una bella moglie di nome Margherita.
Cosa lo rende allora così insoddisfatto da spingerlo addirittura a provare a uccidere la sua compagna? Per la precisione Agostino Roi, durante una torrida estate, uccide più volte nei modi più svariati, Margherita. Ma lei torna, inconsapevole, tutte le mattine.
E' questa la storia raccontata da Samuele Galassi in Tornerai ogni mattina, sua opera prima, che mette in luce le vicende di una giovane coppia in un'afosa estate italiana, costellata dall'omicidio reiterato di Margherita, che entra a far parte del quotidiano con una naturalezza quasi surreale.
Una vicenda drammatica, a tratti opprimente, a cavallo tra il piano della dura realtà e quello della fantasia, costellata da piccole perversioni quotidiane, abitudini rassicuranti e allo stesso tempo vincolanti, paure represse e desideri irrealizzabili.
La storia di un uomo, della sua passione per i bollettini Ondaverde, che hanno su di lui un effetto terapeutico, del suo odio per un piccolo ciliegio bonsai, della sua incapacità di vedere gli stereogrammi, del suo amore per il nuoto e di tutto quello che compone una vita qualunque.
Tornerai ogni mattina è un romanzo garbato, forse a tratti un po' lento, che si insinua senza sfacciataggine nè presunzione sotto gli occhi del lettore, che si propone con semplicità e naturalezza, risultando così un'esperienza piacevole e originale, non scontata, anche se forse nemmeno eclatante o memorabile.
Un romanzo che fa il suo sporco lavoro, con onestà e schiettezza, senza fronzoli o sbavature. Pulito.
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