Edito dalla Sergio Bonelli Editore, il primo numero di una nuova collana Leo Pulp, dal titolo La scomparsa di Amanda Cross, uscì nelle edicole italiane nel giugno 2001.
In questo corposo albo, scritto dall’abile penna di Claudio Nizzi e reso graficamente dalle matite di Massimo Bonfatti e dai colori di Cesare Buffagni, i lettori fanno la conoscenza di Leo Pulp, protagonista della serie, duro e cinico investigatore privato da venticinque dollari al giorno più le spese che lavora nella Los Angeles degli anni ‘40, e dei suoi comprimari.
Tra questi spiccano il capitano di polizia Nick Tracy, che Leo, vista la somiglianza con il celebre personaggio dei fumetti, continua a chiamare Dick e Norma la formosa, che gestisce un bar frequentato abitualmente dal nostro eroe perché vi può mangiare a sbafo il suo piatto preferito: uova fritte con pancetta.
Norma è quasi la fidanzata di Leo, ma lui, cui piace credersi più cinico di quanto non sia in realtà, è convinto di frequentarla per semplice opportunismo.
A questi personaggi fanno da sfondo, oltre a persone comuni che richiedono i servizi dell’investigatore, celebri dive, attori famosi e gangsters spietati.
La trama di quest’opera, che racconta di un complicato intrigo legato alla sceneggiatura di un film, è votata alla riscrittura ironica, e talvolta irresistibilmente comica, del genere giallo-noir, per sua stessa ammissione una delle grandi passioni di Nizzi.
Il tono è sempre leggero e la storia, che ha per protagonista un eroe tipicamente hard boiled, si svolge nella Los Angeles degli anni ‘40 del ‘900, ed è zeppa di riferimenti alla letteratura e al cinema noir.
Per quanto riguarda i disegni ironici e dissacranti dell’autore modenese Massimo Bonfatti, sono dotati di uno stile grottesco e scanzonato, poetico e ricco di particolari che ricorda da vicino monumenti del fumetto comico italiano come, solamente per citarne alcuni, Silver e Bonvi.
Il suo tratto, iperrealista ma allo stesso tempo caricaturale, è l’ideale per rappresentare la particolare atmosfera che si respira nelle intricate vicende del “Private Eye” californiano.
Un’ultima curiosità da segnalare, è il fatto che l’albo sia stampato interamente a colori su una carta più liscia e pesante rispetto a quella usata da Bonelli nelle pubblicazioni da edicola.
Insomma un esperimento perfettamente riuscito che soddisferà a pieno sia gli amanti del buon giallo che quelli del buon fumetto.
Leo Pulp - La scomparsa di Amanda Cross
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Massimo Bonfatti, Cesare Buffagni
Copertina: Massimo Bonfatti
Editore: Sergio Bonelli Editore
Anno di pubblicazione: 2001
Pagine: 94
Prezzo: L. 7000
Nel marzo 2005 uscì in edicola, a quattro anni di distanza dal primo, il secondo numero della saga di Leo Pulp, il trasandato detective che vive nella Los Angeles degli anni quaranta.
L’albo che s’intitola I delitti di Sunset Boulevard, ha molte fonti d’ispirazione. Quelle che saltano subito agli occhi sono: i romanzi noir americani d’autore (Dashiell Hammett e Raymond Chandler su tutti) e il celebre film di Billy Wilder Viale del tramonto.
Anche questa avventura, come la precedente, è sceneggiata da Claudio Nizzi e disegnata da Massimo Bonfatti.
I due autori, rendendo un omaggio affettuoso e ironico al periodo d’oro di Hollywood e sfruttando i cliché del romanzo hard boiled e dei film di gangster propri degli anni quaranta, ci regalano una vicenda dagli ampi risvolti comici.
Mentre la prima avventura di Leo, raccontava di un complicato intrigo legato alla sceneggiatura di un film, qui la storia porta dritti al cuore nero di Hollywood.
Un cliente infatti si rivolge al detective per far luce sulla scomparsa della fidanzata, una giovane attrice.
Mettendosi a cercare, Leo scopre che le attrici svanite nel nulla sono almeno cinque.
Le indagini lo conducono a una vecchia villa hollywoodiana, dove vive una diva del muto ormai dimenticata, che diventerà nel corso della narrazione teatro di eventi sanguinosi…
Come si è detto, il personaggio principale di questa seconda storia è Leo Pulp, un investigatore privato di quelli con la scritta sul vetro smerigliato della porta come si vedono nei film noir anni quaranta. Duro, cinico, romantico, bastian contrario e politicamente scorretto combatte da solo la sua battaglia contro il crimine.
L’unico che lo aiuta è il capitano di polizia Nick Tracy (che Leo, vista la somiglianza con il celebre personaggio dei fumetti, continua a chiamare Dick), ma Tracy lo fa di malavoglia e unicamente perché vi è costretto, in nome di un non meglio precisato debito che ha con Leo.
Un altro personaggio fondamentale per le vicende dell’investigatore è Norma la formosa, che gestisce un bar che Leo frequenta abitualmente perché vi può mangiare a sbafo il suo piatto preferito: uova fritte con pancetta.
Norma è quasi la fidanzata di Leo, ma lui, cui piace credersi più cinico di quanto non sia, è convinto di frequentarla per semplice opportunismo.
Per quanto riguarda le ambientazioni, il teatro delle indagini di Leo è quasi sempre Hollywood e il mondo del cinema, dove gli capita di incontrare le più celebri dive del tempo, gli attori più famosi e i gangster più spietati.
Un piccolo gioiello insomma per gli appassionati del buon cinema, di romanzi noir e del buon fumetto.
Leo Pulp - I delitti di Sunset Boulevard
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni e e Copertina: Massimo Bonfatti
Editore: Sergio Bonelli Editore
Anno di pubblicazione: 2005
Pagine: 98
Prezzo: Euro 4,00
Nel maggio 2007 è uscito nelle edicole italiane Il caso della magnolia rossa, terzo e per ora ultimo numero di Leo Pulp.
Questa indagine del detective più scalcinato dei fumetti creato da Claudio Nizzi per i testi, da Massimo Bonfatti per i disegni ed edito dalla Sergio Bonelli Editore, prendeva ironicamente spunto da un fatto realmente accaduto, il caso della Dalia Nera.
La mattina del 15 gennaio del 1947 il corpo di una giovane donna, Elizabeth Short, viene trovato tagliato in due alla periferia di Los Angeles.
Il caso scatena la più grande caccia all’assassino del ventesimo secolo.
Qualche mese prima, però, la Città degli angeli vive un incubo simile sul quale investiga Leo Pulp, la migliore lince della contea che, pur di scoprire la verità, non esita a menar ceffoni, a far abbaiare piombo caldo alla “berta”, la sua fedele beretta, e a scendere in campo per scoprire chi ha fatto a pezzi una bella ragazza in cerca di un posto al sole. E resta coinvolto come al solito in un travolgente irresistibile intrigo.
Oltre che al famoso episodio di cronaca nera, Il caso della magnolia rossa è vagamente ispirato anche al film Citizen Kane, titolo originale del lungometraggio Quarto potere di Orson Wells, di cui, come al solito, Nizzi reinventa la trama intrecciandola con spunti presi dalla letteratura di genere.
Tutto questo dà origine a una storia perfino più complessa delle precedenti, più adulta e ricca di personaggi e situazioni imprevedibili anche se sempre perfettamente coerente con la Los Angeles degli anni ‘40.
Oltre ai soliti personaggi di contorno come il capitano di polizia Nick Tracy, che Leo, vista la somiglianza con il celebre personaggio dei fumetti, continua a chiamare Dick e Norma la formosa, quasi fidanzata del nostro detective, fa da sfondo alla vicenda lo scontro tra Chester Keine e Richard Zaduck per la carica di governatore della California tutto, come la trama hard-boiled suggerisce, all’insegna di pupe fatali gangster e pistole roventi.
In questa storia poi, Leo Pulp si è evoluto maggiormente e si è arricchito ancora di piccole caratteristiche psicologiche, senza però cambiare la sua personalità ormai ben definita.
Un piccolo capolavoro insomma di cui è consigliata la lettura a tutti gli appassionati del buon cinema, di romanzi noir e del buon fumetto.
Leo Pulp - Il caso della magnolia rossa
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Massimo Bonfatti, Cesare Buffagni
Copertina: Massimo Bonfatti
Editore: Sergio Bonelli Editore
Anno di pubblicazione: 2007
Pagine: 94
Prezzo: Euro 4,50
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