Per merito di Editrice Nord si affaccia in Italia, un nuovo autore spagnolo: Jeronimo Tristante (rubriche/5978).
Il suo romanzo, Il mistero di Casa Aranda, in libreria dal 07 febbraio, sancisce la nascita di Victor Ros, giovane vice ispettore, ex ladruncolo, lanciato verso una brillante carriera investigativa, basata sul metodo deduttivo di scuola sherlockiana.
Madrid, 1877. A Ros vengono affidati due casi, entrambi intricati e misteriosi: una catena di efferati omicidi di prostitute e tre tentati omicidi avvenuti nell'arco di cinquant'anni nella stessa casa.
Il vice ispettore porta avanti due indagini parallele tra bordelli e famiglie nobili, credenze soprannaturali e indagini scientifiche, intersecando elementi innovativi all'atmosfera elegante e rassicurante del giallo classico.
E' bello scoprire il dipanarsi della trama pagina dopo pagina, trama che decolla e appassiona veramente a partire dalla seconda metà del romanzo.
Nel complesso il romanzo risulta piacevole e scorrevole, anche se pecca di alcune scelte di maniera, dovute probabilmente all'influenza dell'ambientazione e del tributo al genere, che appesantiscono la trama e risultano ormai un po' desuete.
L'opera resta, in ogni caso, un valido tentativo di rivitalizzazione del giallo classico in epoca moderna, con l'utilizzo di spunti nuovi e interessanti, ma che avrebbe avuto un altro spessore se alleggerito da scelte più determinate e meno scontate e se la tensione narrativa nella prima parte fosse stata più viva e mordente da subito.
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