Romanzo criminale, il film di Michele Placido tratto dal romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo, ha ispirato a sua volta una fiction di 12 episodi da 50 minuti, prodotta da SKY Cinema e Cattleya. Le riprese sono iniziate da una decina di giorni.
Il regista della miniserie sarà Stefano Sollima, autore di spot pubblicitari e altre fiction televisive, che ha dichiarato: "Un racconto epico e struggente come quello che siamo chiamati a realizzare richiede il maggior realismo possibile. Il lavoro fotografico restituirà i colori, acidi e sgargianti, solari e pieni di vita del finire degli anni '70. Un'atmosfera tutto sommato radiosa che cominciava però a ingrigirsi col sopraggiungere delle tensioni sociali e politiche che culminarono con gli anni di piombo".
"Il cast è stata la parte più delicata - ha spiegato ancora il regista - dovevamo far dimenticare l'immaginario del film di Placido e i suoi interpreti. Erano da resettare, con attori nuovi, che abbiamo trovato a teatro e nelle scuole di recitazione".
La versione tv di Romanzo criminale andrà in onda su Sky a novembre 2008 e in seguito su Mediaset.
Il casting, durato ben sei mesi - sia per i ruoli principali sia per quelli secondari - ha coinvolto gente comune, attori, studenti e persino ex detenuti.
Alla fine, a interpretare per il piccolo schermo le vicende del Libanese, del Freddo, del Dandi, della bellissima Patrizia e del commissario Scialoja, e le loro oscure alleanze nella Roma degli anni Settanta, saranno 5 giovanissimi attori selezionati dopo oltre mille provini totali: Vinicio Marchioni e Alessandro Roja rispettivamente nella parte del Freddo e di Dandi; il nuovo Libano è affidato a Francesco Montanari; Marco Bocci interpreta il commissario Scialoja mentre il ruolo di Patrizia è di Daniela Virgilio.
SKY Cinema trae spunto ancora una volta da un libro che è diventato un film di successo su una storia tutta italiana, per approfondirne temi e personaggi grazie alle possibilità che solo il racconto seriale concede.
Nella fiction Romanzo Criminale saranno affrontati infatti tutti quegli aspetti - pubblici, privati, caratteriali, storici, di costume - sui quali il film non aveva la possibilità di soffermarsi. Amori, dinamiche familiari, nevrosi, amicizie, rancori fanno da contrappunto alla vicenda principale. Una grande epica contemporanea che si avvarrà del contributo fondamentale di Giancarlo De Cataldo e Michele Placido. Romanzo Criminale è ormai un cult: battute, personaggi, dettagli, situazioni, sono diventati una sorta di codice presso un pubblico esteso, che ha visto il film al cinema, in dvd (record di vendita) e su SKY Cinema. Lo è diventato perchè il film vive non solo come storia, ma come mondo. Un mondo epico e coinvolgente in cui si desidera rimanere, in compagnia dei suoi mitici personaggi. Questa la considerazione di partenza nel pensare ad una serie televisiva: dare una risposta a tutti coloro che avevano nostalgia di quel mondo. Gli sceneggiatori del film, Stefano Rulli e Sandro Petraglia, avevano dovuto lavorare molto per portare il romanzo fiume di De Cataldo alla dimensione, peraltro sempre debordante, di due ore e cinquanta della versione integrale del film. E durante il montaggio Michele Placido aveva faticato molto per arrivare alle due ore e venti della versione cinematografica. Il materiale rimasto fuori era sterminato, una ventina di personaggi erano spariti e le stesse vicende inserite nel film avevano subito torsioni e crasi e, pur conservando e anche sublimando lo spirito del libro, si erano allontanate di molto dalla lettera.Nel lavoro di scalettatura della serie, gli sceneggiatori si sono subito resi conto di essere entrati in una dimensione naturale: il materiale si dispiegava in tutta la sua ampiezza, i personaggi sacrificati riprendevano respiro, i "tagliati" resuscitavano. E si sentiva fortemente l'aria del tempo. Che nel film era affidata solo al breve prologo-epilogo dei bambini e all'effetto subliminale della colonna sonora. E nella serie invece è destinata a farsi respirare a pieni polmoni. Aria che non è solo legata agli avvenimenti politici, drammatici ed enigmatici (che comunque avranno più spazio) ma, ancor più, nella materia di cui sono fatti i personaggi. Gli anni (i '60 dell'origine e i '70 dell'azione) saranno nella serie molto presenti, con le loro mode, le loro musiche, i loro ferrei codici di riconoscimento, la loro irrefrenabile vitalità.
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