La scenografia è tortuosa, tra Catanzaro, Lamezia e Vibo. La coreografia è mossa dalla faida di clan e malavita. Qui, Angela Donato, diciassettenne, gira armata e vende armi e liquori di contrabbando, proiettata verso l’illegalità senza temere l’impazienza dei grandi boss: la morte è un rischio troppo frequente per averne paura.

Poi nasce l’amore e Angela si rifugia nella famiglia e in una vita “pulita”. Nascono tre figli. A Santo, l’unico figlio maschio, viene imposto di studiare in collegio per tenerlo lontano dalla violenza della piana lametina. Ma il ragazzo sente il richiamo della sua terra e torna a casa. Affiancato soltanto da amici sbagliati, entra in un giro tanto potente quanto pericoloso.

Poi l’amore distorto per una donna tagliente.

Il 10 luglio 2002 Santo scompare nel nulla: lupara bianca. Angela è sola, ma non si arrende. Indaga, s’infiltra, si traveste, proprio come un agente di polizia, ma usando le regole, i tempi e i rituali della 'ndrangheta. Trova una pista da seguire. Con la forza e l’amore di madre, riesce a vendicarsi senza armi né sangue, come pochi uomini sono riusciti nella storia, soli contro misteri apparentemente inspiegabili.

L'osso di Dio

di Cristina Zagaria

postfazione di Don Luigi Ciotti

Dario Flaccovio Editore

Pag 320 

€ 14,50