Scarface (1932) costituisce il punto d’arrivo di un genere, destinato, dopo la sua uscita, all’estinzione, e il punto di partenza di un regista che sta definendo un proprio stile. Inoltre, le sue diverse sfaccettature portano tale capolavoro a guardare contemporaneamente in direzioni diverse.

Verso l’America, la sua organizzazione sociale (la malavita), geografica (la vita nelle città) ed economica (il capitalismo).

Verso un pubblico che la Grande Depressione ha reso sensibile ai temi della ricchezza e del benessere.

Verso una serie di film – i gangster movie – che con la loro popolarità hanno vivacizzato il dibattito sulla valenza morale del cinema hollywoodiano. Verso un sistema di comunicazione ed espressione, il giornalismo, che ha a sua volta elaborato un modello di rappresentazione della violenza urbana.

Verso uno stile di narrazione che viene messo in crisi dai metodi di regia dei cineasti europei approdati a Hollywood.

Verso un cinema che si sta adattando alla novità del sonoro.

Verso, cinquant’anni dopo, un prodigioso remake-omaggio di Brian De Palma (1983).

Howard Hawks. Scarface di Leonardo Gandini (Lindau) - ISBN 9788871807119 - pp. 104 -  Euro 11,00

Leonardo Gandini è professore associato di Storia e critica del cinema presso l’Università di Trento. Ha scritto saggi e monografie sul cinema hollywoodiano classico e contemporaneo, sulla regia cinematografica e sull’immaginario urbano nei film hollywoodiani.

Indice dell’opera:

Introduzione

Dagli aerei alla cinepresa: la carriera di Howard Hawk

"La famiglia Borgia a Chicago": nascita di Scarface

Il film

La storia

Le sequenze

La scansione narrativa

La "X"

Appartenenza al genere

Antologia critica

Bibliografia