Ettore Majorana. Lo scienziato che sparì nel nulla.
Il 26 marzo 1938 Ettore Majorana, 32 anni, professore di Fisica Teorica all’Università di Napoli, scompare misteriosamente senza lasciare traccia di sé.
Penultimo di cinque fratelli, Ettore Majorana nacque a Catania il 5 agosto del 1906 in una famiglia di riconosciuti intellettuali e scienziati. Fin da piccolissimo rivelò una precoce attitudine per la matematica, mostrando, già a 4 anni, capacità innate di ragionamento sofisticato e di calcolo. La sua fulminea ed eccellente carriera scolastica lo portò alla professione universitaria, nella quale si distinse ben presto per originalità e profondità (nei suoi scritti giovanili anticipò molte delle scoperte scientifiche degli anni ’50 e ’60).
Ma fu proprio all’inizio della maturità professionale che “sparì nel nulla”. Si suicidò? Decise di abbandonare tutto e dileguarsi? Venne rapito?
Accanto alla narrazione della vita e del genio del giovane Majorana, l’autore traccia le ipotesi che negli anni si sono accumulate per sciogliere un enigma ancora oggi rimasto insoluto.
di Paolo Cortesi
Giuseppe Balsamo, conosciuto soprattutto con il nome di Conte di Cagliostro (Palermo, 2 giugno 1743 - San Leo, 26 agosto 1795), fu condannato dalla Chiesa cattolica al carcere a vita per eresia.
Ancora oggi considerato dalla Massoneria un martire del libero pensiero, visse una vita caratterizzata dagli estremismi: da misero plebeo a frequentatore assiduo delle corti di Francia e Inghilterra; da ciarlatano e fattucchiere a fondatore del rito egizio massonico. Storia della Massoneria, magia, stregoneria e misticismo fanno da sfondo alla vita di questo controverso avventuriero entrato, a modo suo, nella storia italiana ed europea, con una vita passata tra delirio di onnipotenza, complessi di inferiorità e indiscutibile successo nell’ascesa sociale.
Come interpretare le molteplici contraddizioni che in lui si incarnano? Quali elementi possono fare luce sulle vicende più oscure che portarono Cagliostro dalla dissolutezza e ricchezza delle corti europee alla sua misera morte?
Jacques de Molay. L’ultimo dei templari?
di Paolo Cortesi
Jacques de Molay (Molay, 1243 - Parigi, 18 marzo 1314) fu l'ultimo Gran Maestro dell'ordine dei cavalieri templari.
Condannato al rogo per eresia, la sua storia rappresenta un efficace pretesto per fare luce sui Templari, un ordine monastico nato per difendere il santo sepolcro a Gerusalemme ma soppresso nel sangue per eresia. Ma fu veramente questa la motivazione concreta? O dietro alla soppressione violenta dei Templari si nascondono ragioni di potere, politica, denaro?
Da sempre, l’interpretazione storica su questa vicenda tentenna tra l’una o l’altra motivazione cercando di creare un solco che, però, risulta sempre più difficile da tracciare.
Erano vere le accuse di idolatria del Baphomet? L’iniziazione all’Ordine prevedeva realmente atti blasfemi, come sputare sulla croce? I Templari erano veramente dediti alla sodomia? Esiste un tesoro dei Templari? Qual è stato il ruolo di de Molay nella decadenza dell’ordine?
di Paolo Cortesi
Leonardo da Vinci rappresenta in pieno l’uomo del suo tempo. In vita, venne corteggiato dai potenti italiani soprattutto per le sue capacità nell’ingegneria bellica oltre che per l’originalità espressiva dei suoi dipinti e affreschi. Ma, oltre che artista e ingegnere, fu biologo e naturalista, politico e scrittore, matematico e musicista. Insomma, un umanista nel senso più completo e ampio del termine.
Dopo la sua morte, cominciarono a infittirsi gli enigmi intorno alla sua personalità e alle sue conoscenze. A partire dalla particolare scrittura al contrario che adottava nei suoi appunti e trattati per arrivare all’interpre-tazione, spesso ambigua, dei suoi dipinti più famosi e importanti. Inoltre, come è possibile che in pressoché tutte le arti e i mestieri egli eccellesse a tal punto da diventare riferimento per gli uomini del suo tempo e di quelli futuri? Che cosa si nasconde dietro il volto che tutti conosciamo?
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