Si era ritrovato la pietra in mano, il primo colpo in fronte, il secondo sulla tempia dove i capelli facevano i rizzetti, il terzo, il quarto, chissà quanti, gò perso el conto, no so.
Si era portato dietro le vecchie mole e gliele aveva legate addosso, poi l’aveva buttata in acqua e basta. Amen.
– Adesso dobbiamo proprio andare, signor Pitacco.
Denis si accorse che l’uomo alto ripeteva sempre il suo nome, che strano, però questa cosa lo faceva stare bene e allora perché pensarci più di tanto?
In corte, tanto per cambiar, la signora Kosovel stava mettendo ad asciugare i linzioi, ma si fermò con una intimela tutta sgocciolante in mano.
– Denis, te va via? Dove i te porta?
– No so.
– Ma come no te sa. E te torni?
– No so.
– Madona santa e adeso noi, come femo?
Mentre lo caricavano in macchina, l’altro uomo si rivolse all’uomo alto.
– Voglio dire, là dentro è pieno di coltelli, lame e forbici, roba mai vista e questo va a romperle la testa con una pietra?
L’uomo alto spallucciò e si accese una sigaretta.
Denis cominciò a piangere.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID