Dalla fine degli anni ‘60 a oggi Diabolik si è trovato coinvolto in numerose storie che hanno toccato spesso argomenti reali come: prostituzione, droga, violenza carnale, eutanasia e molti altri.
Non si era però mai affrontato nei suoi albi, nonostante Luciana Giussani si fosse più volte impegnata a colmare questa lacuna, il tema dell’omosessualità.
A sei anni dalla morte della creatrice del ladro dei fumetti più famoso d’Italia, gli autori hanno finalmente ovviato a questa mancanza ne Il segreto della rocca, numero inedito del personaggio uscito nel gennaio del 2007.
Protagonista della vicenda è lo scrittore omosessulae Saverio Hardy, già apparso nel numero dal titolo L’uomo della rocca dove aveva aiutato Diabolik ferito a fuggire dalla polizia, che in seguito alla morte del suo agente letterario viene accusato di omicidio.
Per scagionarlo da questa infamante calunnia il ladro di Clerville e la sua fedele compagna Eva Kant si muoveranno in un ambiente, quello gay, poco frequentato dagli eroi dei fumetti ma, come sottolineato nelle belle tavole che compongono questa storia, che non ha nulla di diverso da altri.
Il tema dell’omosessualità, affrontato dagli sceneggiatori con grande abilità, è ben integrato con la trama gialla, essendo il motivo scatenante dei guai di Saverio Hardy.
Diabolik poi, non agisce per buonismo, ma per lealtà verso un uomo che lo ha aiutato.
A lui non interessa il fatto che lo scrittore sia o meno innocente, è disposto a toglierlo dai guai in ogni caso.
L’intreccio è interessante e ben costruito e il personaggio del protagonista e il tema della storia sono trattati in maniera molto accurata e rendono la lettura coinvolgente.
I disegni di Sergio Zaniboni e Giorgio Montorio sono inoltre, come di consueto, molto ben realizzati.
I due autori sono riusciti in modo eccellente a mantenere la somiglianza tra il personaggio principale del passato e quello attuale adeguatamente invecchiato.
Unico appunto che si può fare alla storia è il fatto che fin dai dialoghi si voglia ribadire che gli omosessuali non sono degli anormali.
Ciò risulta eccessivamente didascalico visto che già il mostrare Hardy come una persona qualunque basta per trasmettere lo stesso messaggio.
Alla luce di quanto detto e nonostante queste piccole pecche possiamo affermare, senza paura di smentite, che albi come questo sono la migliore dimostrazione che un personaggio dei fumetti iconico e storico come Diabolik può essere continuamente e intelligentemente aggiornato senza per questo snaturarne lo spirito.
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