Scopriamolo leggendo la quarta di copertina: "Siamo alla metà del XXI secolo, la curva dello sviluppo tecnologico è schizzata verso l'alto, come impazzita. Una cosa è certa, il mondo è sull'orlo di un abisso. In una metropoli italiana che stentiamo a riconoscere, violenza e omicidio hanno raggiunto proporzioni inimmaginabili. Per questo esistono gli uomini come Vincenzo Briganti, un investigatore hard-boiled stile classico, con più di un macigno sulla coscienza. E per questo i casi più atroci li affidano a lui. In modo che interroghi i morti. Solo alle vittime puoi strappare il segreto di chi le ha annientate, solo assumendo il Blue-K puoi farlo. Ma non è un gioco per tutti: per giocarlo devi essere necromante della Pi-Quadro, la Sezione Post-Mortem della Polizia Psicografica di Napoli."
Per raccontare una storia così, Giovanni De Matteo, giovane connettivista (per saperne di più sul Connettivismo vedi link in fondo alla pagina NdA) e ingegnere elettronico classe 1981, si è rivolto a più di una musa, poco belle per la verità, lontanissime dal prototipo ellenico (corpi meravigliosi, vesti fluenti), ma estremamente efficaci e propiziatorie: William Gibson, Philip K. Dick, Raymond Chandler, Thomas Pynchon e il caro vecchio Zio Billy, ovvero William S. Burroughs.
Di più su queste pagine nei prossimi giorni. Per il momento stiamo leggendo Sezione π² e abbiamo già opzionato il buon De Matteo per un'intervista.
Intanto ocio al libro che, come tutti i Gialli, Segretissimo, Urania e Harmony Mondadori, parafrasando Vasco Rossi, è come i sogni, che poi spariscono e non si trovano più.
"Questa è una storia raccolta dalla voce dei morti, in presa diretta dalla Singolarità..."
Sezione π²
di Giovanni De Matteo
Urania 1528
Euro 3,90
Pag 311
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