La collana che si occupa di Ecomafia propone questo mese Rovina, di Simona Vinci, un viaggio attraverso l'abusivismo edilizio.
E' la stessa autrice che spiega con questa nota diffusa dalle Edizioni Ambiente le tematiche trattate e gli intenti narrativi: "Aprire gli occhi e guardare cosa è diventata l'Italia - cosa siamo diventati noi - è gesto necessario e inevitabile: non ci si può sottrarre a questa resa dei conti. Da tre anni mi occupo tangenzialmente di questioni legate alla trasformazione del paesaggio in Emilia Romagna, la mia regione. Nel corso di questi anni, la mia attenzione si è affilata, fino al punto di diventare un'ossessione. Ho attraversato le campagne, le ho percorse in lungo e in largo, le ho osservate, fotografate, ho cercato di raccontarle, e di raccontare lo spaesamento degli esseri umani che le popolano. Ho contato i cantieri, le orribili villette a schiera che spuntano un mese dopo l'altro e si mangiano la pianura un ettaro alla volta, ho preso nota dei ponti, delle rotonde, dei cavalcavia, ho seguito i tracciati delle nuove strade: nuovi fiumi di cemento spalmati in ogni dove. Mi sono commossa, mi sono arrabbiata. Quando mi è stato proposto di scrivere un racconto legato alle questioni dell'Ecomafia non ho potuto far altro che accettare, incondizionatamente, con l'idea che di questa violenza che viene perpetrata contro il paesaggio, contro l'ambiente - e dunque contro di noi, che in quel paesaggio viviamo- debba essere approfondita, letta, discussa. In una parola: affrontata. E non soltanto da chi per mestiere si occupa di questi temi: ogni singolo deve assumersi la responsabilità di osservare ciò che accade al posto in cui vive. Come scrittore, mi è offerta la possibilità di affrontare queste questioni con uno strumento che attraverso l'osservazione maniacale, la descrizione e la messa in scena può rendere disponibile in modo 'emotivo' qualcosa che altrimenti resterebbe solo dato, misurazione, statistica. Questo racconto, è un tentativo in quella direzione."
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