Mentre il paese dei burattini è squassato dalla guerra contro i grilli, un singolare imputato depone davanti al giudice: è Pinocchio. Il suo peggior vizio è dire sempre la verità, mentre il naso gli si allunga di conseguenza. Non era che un mucchio informe di carne parlante prima che il macellaio Geppetto decidesse di farne un bel bambino. La vita lo avrebbe corrotto: dalle grinfie di Mangiafuoco ai raggiri della volpe e il gatto; dalla casa di tolleranza di Madame Turchina alla tetra cella di prigione; unico spiraglio di luce l’amicizia con il ribelle Lucignolo.

L’immortale storia di Carlo Collodi, messa sottosopra dai graffianti testi e disegni di Ausonia, diviene lente deformante per raccontare un mondo crudamente reale. Una narrazione dal fascino macabro e poetico al tempo stesso, che strazia e avvince nei suoi meandri. Un incontenibile, straripante inno alla libertà.

Pinocchio di Ausonia (Pavesio Productions) - pp. 64 - euro 15,29