Batman secondo Joe R. Lansdale.
C'è realmente bisogno di aggiungere altro?
In effetti questa recensione potrebbe anche concludersi qui. Ma a beneficio dei lettori meno visceralmente colpiti dal connubio di cui sopra, è comunque giusto soffermarsi almeno un poco su questo curioso incontro all'insegna della narrativa pop.
Dell'Uomo Pipistrello penso che il lettore di ThrillerMagazine sappia almeno quel che di base c'è da sapere. Lo stesso - anche se la sua figura è meno radicata nella cultura popolare, almeno per ora - dovrebbe dirsi di Joe R. Lansdale, autore di culto per la freschezza della sua prosa.
La lunga strada della vendetta è un romanzo uscito in origine negli USA nel 1991, un "divertissement d'autore" che però mantiene intatta tutta la carica irriverente del mojo dell'autore texano. In questa avventura di Batman, il giustiziere notturno viene riletto non senza una sottile ironia - specie attraverso la riuscitissima figura del maggiordomo Alfred -, il tutto però senza rovinare i toni cupi di una storia a tratti violentissima. Il caso che l'Uomo Pipistrello si trova ad affrontare vede infatti alcuni efferati delitti commessi da una misteriosa auto nera, modello Thunderbird. Il caso si legherà in modo sorprendente a una lontana tribù di nativi americani, ormai dimentica delle sue antiche tradizioni e inserita nella povertà di un contesto urbanizzato.
Un romanzo divertito ancor prima che divertente, un appassionato omaggio a una delle figure chiave della mitologia contemporanea da parte di uno dei pochi autori in grado di arricchire il personaggio dell'Uomo Pipistrello.
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