Genere agonizzante? Vero, verissimo. Si sa, le tendenze in letteratura vanno e vengono. Ma quando elementi di un genere letterario o alcuni suoi aspetti transustanziano nella realtà, accadono cose che voi umani...
Scopriamo l'acqua calda se ragioniamo sul giallo d'estate che ormai da anni è diventato una tradizione giornalistica. Random, viene in mente il delitto di via Poma. Nel 2007 l'annata è stata grassa, vedi Garlasco, con tanto di strage di Ferragosto.
Come sempre, riflettori che s'accendono, fanno luce da una parte, poi si spengono, si riaccendono e così via, creando (non spetta a noi stabilire se volontariamente o involontariamente) pericolose zone d'ombra nell'informazione.
Ormai la carta stampata, strano dirlo, fa poco testo. Basti pensare ai quintali byte e ai chilometri di rvm montati e sparati a loop. La spettacolarizzazione del morboso arriva a livelli inauditi, e si fa fatica a non vestire i panni di Catone l'Uticense e puntare il dito lanciando anatemi d'apocalisse mediatica.
Fuori da qualsiasi questione morale, recuperando un tantino di equilibrio, si intuisce bene che non c'è nessuna apocalisse in atto.
Solo un lento scivolare in uno stato comatoso della coscienza (da vocabolario: "Percezione che ogni individuo ha di sé e della realtà che lo circonda").
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