- Tu credi mamma? – fa Daniele, dubbioso. Valentina gioca molto con Tiziano. Forse vuole bene a lui. Valentina gioca tanto anche con Gertrude. Forse vuole sposare lei. Ma le femmine perché non si sposano tra loro? E i maschi?
* * *
- Eccoci finalmente all'appuntamento da voi tanto atteso: quello del giovedì con L'ASILO, il primo e unico reality show che ci introduce nel mondo genuino della prima infanzia, quello dei nostri amati bambini. Che ci aiuta a capirli, comprenderli, essere loro vicini. Che, attraverso le esperienze di questi piccini, e delle loro famiglie, ci comunica le loro esigenze, per aiutarci ad essere più vicini a quelle dei nostri figli, a capirli, a farci capire.
<< Perché, ribadiamolo ancora, i bambini dell'Asilo, quelli che sono ancora dentro, ignari del compito loro affidato, e quelli già usciti, che ci tengono compagnia da settimane qui in studio, sono come loro. Come i nostri figli!
<< Dunque, chi uscirà questa settimana: la piccola Gertrude o la gemellina Megan? E chi verrà nominato? Ernesto, Liliana, Daniele, o magari il mattacchione Tiziano?
<< Sarete voi a giudicare. Voi con i vostri SMS.
<< Ormai la primavera è iniziata. La stagione scolastica si avvia a conclusione. Quale bimbo avrà conquistato i vostri cuori? Nelle prossime settimane, lo scopriremo insieme. Noi e loro. Tante famiglie, una famiglia.
<< ... Ed ora, amici, passiamo a presentare i nostri ospiti: prima di tutto, l'illustre pedagogo Ludovico Meneghetti, con cui parleremo delle ormai riconosciute proprietà propedeutiche all'educazione della televisione; poi, il rapper Santo DMC, attualmente al top delle classifiche di vendita con l'album KINDER GARDEN; quindi l'attrice Morgana Riccioli, in tutte le sale cinematografiche con MADRI E FIGLI, lo scrittore Luciano Stenti, autore del best seller ASSASSINAMI!, e infine con il sottosegretario alla...
La TV si spegne brutalmente sull'immagine del politico di turno.
Purtroppo, lo schermo scuro e opaco non cancella la realtà. E la confusione. E la disperazione.
Il dito di Marco pigia ancora sul tasto arancione del telecomando. La pressione costante e intensa sbianca l'unghia del pollice.
- Devi venire anche tu, altrimenti che figura ci facciamo? Cosa racconto loro?! – aveva sbraitato il giorno prima Erika. Vanamente. Suo marito non aveva alcuna intenzione di accompagnarla. Del resto, non era obbligato, il contratto parlava chiaro: presenza di almeno un genitore dalla puntata tot alla tot, di entrambi nelle ultime tre. E non erano ancora al rush finale.
Comunque sia, se lo mettessero nel culo, quel contratto: Marco non avrebbe più messo piede in quel fottuto studio televisivo.
* * *
- Valentina...
- Che vuoi?
- Ho... ho disegnato questo fiore. E' per te.
- Ah... Grazie.
- Prego. Ti piacciono i fiori?
- No. Mi piacciono le Brazz.
- A me piacciono i Bionicle! Perché le Brazz hanno la testa e le labbra grandi?
- Non lo so. Ma hanno bei vestiti.
- Uhmm, giusto...
- Daniele?
- Si??
- E' vero che Liliana ha preso il morbillo?
- Lo ha detto la maestra.
- Però, non capisco: perché siamo così pochi? Non è bello essere pochi. Mi mancano certe amiche.
- Anche a me mancano gli amici. Mi manca Michele, e Thomas. Perché Thomas sta tanto tempo dai nonni?
* * *
- Marco, maledizione, non fare stronzate. Slegami, o ti faccio mettere dentro! Guarda che adesso urlo, che mi sentono fino all’inizio della strada. Ti piomba qua la volante in un attimo e…
- E tutti sanno che i genitori di Daniele, il gran favorito alla vittoria della prima serie de L'Asilo, sono delle teste di cazzo. E questo sarebbe niente: sono una coppia in crisi! Vuoi questo, Erika?
La donna ammutolisce. In un attimo, Marco le arriva alle spalle e, con movimento improvviso, le incerotta la bocca con del nastro adesivo per imballaggi.
Prima di uscire, valige alla mano, passaporti e biglietti aerei di sola andata in tasca, Marco non le concede nemmeno l'ultimo sguardo, fosse anche di soddisfazione.
Beh, nonostante tutto, non ha di certo intenzione di lasciarla marcire in quella stanza intrisa di litigi e livore. Non è un assassino, non è un folle... Anche se una mezza pazzia la sta combinando.
Quando arriverà allo scalo intermedio, prima di cambiare apparecchio, darà un colpo di telefono alla vicina di casa. Lei ha le chiavi, andrà a liberare Erika.
Esita. Fa per rassicurarla, per dirle che fra qualche ora la signora Maria verrà a soccorrerla.
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