Dopo la presentazione facciamo i nostri complimenti per tutti i bei thriller che ci fa leggere. L’autore molti simpaticamente ci ringrazia in italiano.
Passiamo immediatamente alle domande:
Abbiamo letto che a undici anni ha scritto il suo primo libro o quanto meno vari capitoli. Quale era l’argomento?
Il libro era sul genere “James Bond” ed è molto probabile che io abbia “rubato” la trama a Ian Fleming, comunque l’ho scritto io ed anche la copertina l’ho fatta io stesso e quindi fin dall’inizio i libri che mi interessavano erano in genere i noir, thriller ecc. però. al tempo leggevo anche libri di fantascienza e fantasy
E’ nato a Chicago nel 1950, come giudica la sua infanzia ed adolescenza? Che ricordi ne ha?
Ho molti ricordi della mia infanzia e gioventù, sono sempre stato un ragazzo appassionato di film e di libri. Non sono mai stato molto bravo negli sport e quindi non ho mai ottenuto particolari risultati in atletica dal punto di vista fisica. Però fin da ragazzino ero interessato alla scrittura, frequentavo il circolo letterario della scuola ed ero uno degli editor della rivista letteraria della scuola; per cui piuttosto che partecipare a eventi sportivi io scrivevo storie e recitavo anche.
Quali sono state le sue letture formative e quali erano i suoi autori preferiti?
Fondamentalmente tutti i grandi scrittori di storie da Tolkien a C. S. Lewis poi soprattutto i grandi autori di noir americani e inglesi cioè Raymond Chandler, Dashiell Hammett, Ross Macdonald, Ian Fleming, Agatha Christie, Conan Doyle...
Abbiamo letto che prima di iniziare la carriera di scrittore ha fatto vari mestieri e poi la professione di avvocato, ma in questo periodo scriveva? E cosa?
Nonostante ci siano stati momenti in cui non ho potuto scrivere sostanzialmente ho sempre scritto e ho sempre cercato di arrivare a un editore.
Quando si è reso conto che il suo “vero lavoro” era quello di scrittore? E quando ha capito che con questa professione poteva vivere?
L’idea di fare della scrittura la mia professione l’ho sempre avuta fin da quando avevo undici anni, però è stato solo nel 1990, dopo aver scritto sei libri, che mi sono reso conto che avrei potuto abbandonare gli altri lavori e dedicarmi a tempo pieno alla scrittura, facendone la mia principale fonte di reddito
Qualche tempo fa aveva affermato che era sua intenzione scrivere un romanzo che si svolgeva in Italia, a che punto è?
Sono ancora nella fase della ricerca perchè io svolgo accurate ricerche. Sono stato in contatto con buona parte delle forze di polizia italiane e anche con le agenzie di sicurezza nazionale americane che però hanno stretti contatti con le forze di polizia italiane. Il problema è
che siccome nei miei libri tendo a essere molto preciso e accurato, cioè non lascio nulla al caso e poichè non abito in Italia, naturalmente il lavoro di ricerca per me è molto più lungo e difficile.
Con cadenza annuale esce un suo romanzo e con la stessa cadenza viene, con nostro grande piacere, in Italia. Come trova il nostro paese?
Sul piano sociale e culturale l’Italia è il paese più accogliente che ci possa essere al mondo, però la cosa che mi ha impressionato particolarmente è l’amore per la lettura che è diffuso da voi.
Comunque la cosa che mi colpisce in modo particolare è quanto mi facciano sentire speciale i lettori quando vengo da voi
La Bambola che dorme è il primo romanzo che dedica interamente a Kathryn Dance, quando leggeremo altre sue avventure?
Fra due anni. L’anno prossimo uscirà un romanzo con Lincoln Rhyme e l’anno seguente sarà la volta di Kathryn Dance
Kathryn Dance è una esperta in cinesica, che lei sappia negli Usa la polizia (Fbi o altro organismo locale o federale) ha esperti del genere?
Assolutamente si, dai livelli più bassi delle polizie locali sino alle alte sfere dello FBI, ci sono sicuramente dei consulenti specializzati in cinesica e all’interno delle forze di polizia a volte ci sono dei dipartimenti specializzate nelle tecniche di interrogatorio
Nel finale del romanzo per il lettore restano aperte due domande e cioè:
A) la morte di Juan Millar (che appare assolutamente non naturale)
B) e le prove per incriminare Kellog
ci sarà una spiegazione nel futuro?
Non posso dirti molto perchè questo episodio è troppo importante e avanzato nel prossimo romanzo e rischierei di dare troppe anticipazioni, comunque questi interrogativo e gli altri avranno una risposta nel futuro romanzo della saga di K. Dance.
Il prossimo romanzo ha già un titolo?
Si. Il titolo sarà The Black and White Rainbow (che potremmo tradurre: Un arcobaleno in bianco e nero)
A che punto è?
L’ho praticamente finito e lo sto rileggendo per alcune rifiniture.
Nel chiudere l’intervista e mentre lo salutiamo, scherzando, gli diciamo che, per renderci felici, dovrebbe scrivere di più, almeno un libro ogni sei mesi.
Ci risponde ridendo che se fosse più giovane potrebbe farcela ma ora non più.
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