L'infanzia che finisce con un'estate di grandi emozioni. Un'avventura indimenticabile raccontata con gli occhi e l'esperienza di un uomo ormai adulto, in cui ancora vividi sono i ricordi e le sensazioni di tanti anni prima.
E' l'estate del 1978 quando, in un piccolo paesino della Basilicata, arriva un uomo misterioso, Egidio Fulcanelli, accompagnato dal suo aiutante muto, Olaf. La grande casa in cui abitano si trasforma in un vero e proprio laboratorio, che presto attira l'attenzione e la diffidenza del paese.
Solo un gruppo di ragazzini viene accolto in questo mondo misterioso, ragazzini che, con l'esperienza di quell'indimenticabile estate, diventeranno improvvisamente grandi.
Questa in breve la trama di L'arte di Khem, opera prima di Stefano Santarsiere, uscita nel 2005 per la casa editrice Pendragon.
Il romanzo non si può definire di genere, in esso si mescolano, infatti, tematiche fantasy e fantastiche e spunti drammatici e fortemente realistici e sono proprio questi ultimi a suscitare l'attenzione e l 'interesse nel lettore, perchè raccontati con gli occhi di un ragazzino di allora, che vent'anni dopo, con una vita sulla spalle, ricorda e racconta con gli occhi del bambino tutto ciò che ha vissuto.
Il difficile rapporto tra il mondo degli adulti e quello dei bambini, la diffidenza e l'emarginazione che viene esercitata verso tutto ciò che non si riesce a capire, la ricerca della propria strada, la frustrazione per essere arrivati alla consapevolezza di non averla raggiunta: questi i temi caldi di quest'opera.
Il tutto unito a una forte ambientazione nazionale, che caratterizza in modo netto la vicenda, a un paesaggio tutto italiano: quello caldo e solare di un'estate nel Sud della penisola.
Il romanzo risulta gradevole e di piacevole lettura, mesce, con sapienza, spunti e tematiche tipiche di generi differenti e riesce così a creare interesse e attesa nel lettore. Forse non vanta ancora uno stile maturo, che solo in certi passaggi si distingue e si eleva, ma questo è comprensibile in quella che è la prima opera di un giovane autore.
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