La Morellini Editore ha dato vita ad una interessante collana chiamata “Griot”. Griot è una figura emblematica di alcuni paesi africani: è il poeta, musicista e narratore orale a cui sono stati affidati a lungo la storia e l’immaginario di una comunità.
E in questa collana affluiscono i lavori di valenti scrittori moderni di origini africane come lo è Marie Ndiaye che è nata in Francia a Pithiviers nel 1967 da un padre di origine senegalese ed una madre francese. Ha studiato lingue alla Sorbona e ha iniziato a scrivere già quando aveva 13 anni e ne aveva solo 18 quando è stato pubblicato il suo primo lavoro. E’ una affermata scrittrice in Francia, ha pubblicato appunto romanzi, commedie, racconti per bambini ed ora ci presenta Fuori stagione (Un temps de saison).
Un romanzo che colpisce il lettore per la sua particolarità, fa pensare a cosa avviene in certe località turistiche alla fine delle ferie ed è il caso del protagonista Herman un tranquillo parigino con moglie e figlio che ritarda il suo rientro ed anziché partire il 31 agosto pensa di posticiparlo di qualche giorno. Questa decisione lo fa cadere in un allucinante baratro: la moglie ed il figlio scompaiono e lui si ritrova immerso in un mondo misterioso ed ostile. Senza moglie e figlio non può che fermarsi ed accettare eventi quasi soprannaturali e la logica incomprensibile di questa piccola ed isolata comunità.
Finita l’estate, rientriamo in città con gli occhi pieni di sole e il cuore leggero. Ma cosa succede ai luoghi di vacanza che abbiamo lasciato, al sole e al cielo blu?
Il professor Herman ha protratto le sue vacanze un giorno di troppo, esponendosi ai rischi di un autunno implacabile, glaciale e minaccioso. Si è ritrovato solo, disorientato, “fuori stagione”, ed è stato lentamente inghiottito dalle sabbie mobili di un piccolo e ostile paese di campagna.
Fuori stagione, il quarto straordinario romanzo di Marie NDiaye, catapulta il lettore in un universo in bilico tra sogno e incubo, in cui la sofferenza per l’esclusione prende i tratti di un feroce e programmatico processo di metamorfosi.
Una vicenda e un’ambientazione tra Kafka e il Lars von Trier di Dogville. Una scrittura incalzante che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima pagina di una delle autrici contemporanee più celebrate, il cui romanzo Rosie Carpe (pubblicato in Italia da Morellini Editore) ha vinto il prestigioso Prix Fémina 2001.
Fuori stagione, Un temps de saison di Marie NDiaye (Morellini, 2007) pag. 126 - ISBN 8889550244 - Euro 12,90
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