Maggio 1991.
Continuano a starmi addosso. Giù nei vicoli un tale m' ha attaccato sguainando una specie di rasoio, e solo l'intervento della ronda m'ha tirato fuori dai guai. Per gli agenti si è trattato di un qualche tossico a caccia dei soldi per farsi una dose; può darsi; ma ricorderò per diverso tempo la sua faccia mentre con il coltello in mano si è fatto avanti contro di me e la sua espressione non era certo quella del tossico in astinenza; anzi; aveva la stessa fredda durezza della roccia. Andava a colpo sicuro.
Ho messo a segno un colpo da maestro. Mi congratulo con me stesso. Tali sono i colpi della sorte avversa che quando ci capita per un solo attimo di rimontare lo svantaggio che abbiamo nei confronti della vita, anche l'orrore della minaccia alla tua vita è un gioco.
Allora. Ho tolto dalle mani del Collezionista un testo che rimpiangerà per tutta la sua esistenza. Stavo sfogliando alcuni antichi testi di cartografia in una delle librerie d'antiquariato che frequento... con gli occhi fissi alla porta per timore di una nuova aggressione, e il revolver appena acquistata nella fondina sotto l'ascella... sfogliavo quei testi e immaginavo di possederli, facendo mentalmente il conto dell'ammontare delle mie sostanze... e poi tra i libri con il cartellino "venduto" e messi da parte per i clienti, scorgo qualcosa che fino ad allora non avevo mai visto. Una rivelazione. E la sorpresa aumenta quando nel foglietto inserito fra le pagine che identifica l'acquirente intravvedo il nome del Collezionista... rimango in forse; non ho rubato neanche uno spillo in tutta la mia vita, ma la tentazione è davvero troppo grande... sudo freddo, il libro s'intitola Colombo non è mai esistito e l' autrice è una certa Simone Conte l'Air...
Non posso far a meno di farmelo scivolare in tasca.
Estate 1991. Siamo alle porte del Centenario della Scoperta, y sono rinchiuso nella mia casa trasformata in bunker, con le finestre sigillate y la porta blindata... accerchiato, pedinato, seguito, ancora aggredito y scampato per un soffio ad un investimento; mi sono chiuso in casa, in giro ho detto che partivo.
Dieci giorni qui sono barricato qui dentro. Qualche leggera sortita nella notte quando dalle persiane, nella strada sottostante non scorgo né auto né persone; ho provviste per un mese, un fucile da caccia, un revolver, un bracconiere a canne mozze... solo, completamente solo. Io y el libro Colombo non è mai esistito. Bien. E' duro ammettere di non aver compreso proprio nulla; ma questo genere di ammissioni aprono le porte alla comprensione plus profonda... ad esempio leggendo el libro della Conte l'Air.
L'idea non è troppo nuova, in verità. Alcuni anni addietro, già el Michelone sosteneva qui Colombo non era mai esistito, qui si trattava di una figura mitica, del nucleo originario di un mythos; ma non citava questo testo... chissà chi lo avrà mai letto, pourquoi io non l'ho mai visto in nessuna bibliografia... stampato in mille copie a spese dell'autore recita una nota... chissà chi è l'autore qui si nasconde sotto quello pseudonimo... chissà...
Finalmente l'ho capito, finalmente ho compreso tutta la historia; ci sono arrivato; qui Cristoforo Colombo ne è pas esistito, qui è tutta una gigantesca montatura, una grande farsa organizzata dalla grande mente qui lavora y cuce y opera nella historia qui si dispone ai nostri modi, ai nostri interessi, al nostro esistere...
Y ne l'ho pas compreso pourquoi di libro in libro ho seguito la pista dell'Ammiraglio... nessuna metodologia di ricerca, nessun piano di lavoro, nessun raffinato strumento critico; solo qui d'un tratto senza qui io abbia facto nulla, rubando un libro a uno stupido Collezionista improvvisamente tutto s'è facto luce di fronte a me; y questo buio sabbioso qui è la mia vita è poi andato cancellandosi y tutto è divenuto orribilmente chiaro...
Ancor oggi fatico a crederci. Ancor plus a scrivere queste righe ma so qui tutto ciò qui è avvenuto vero est, verissimo, tutto ciò qui avvenne...
Ma forse meglio est qui tutto riprenda all'inizio.
Quest'assurdo livre...
Asserragliato in casa mia come in un bunker, chiuso, serrato, schiantato y inchiavardato y chiavato dentro quasi come se io stesso fusse porta o serratura...
Cristoforo Colombo n'est pas esistito. Tutte le testimonianze coeve, tutti i documenti qui parlano di lui, i pochi autografi rimasti... est tutto dichiaratamente falso. In réalité ne possediamo pas nessuna testimonianza qui soit mai esistito... qualcuno qui anche de lontano somigliasse all'Ammiraglio. Plus qui corpo segno, plus qui uomo funzione. Colombo creato fuit a tavolino, y analizzando seriamente l'ampia messe dei vari materiali qui sono stati prodotti si capisce si intuisce qui è stato plus oggetto della historia qui non suo costruttore...
Plus gli anni y i secoli trascorsi sunt, plus i materiali ammonticchiati l'uno sull'altro nuovi materiali y testimonianze habent producto. Chi di riscrivere la historia s’occupa un tocco qui, un tocco là ha aggiunto; un documento habet modificato, cambiato una testimonianza, scritto una monografia. Y plus gli anni y i secoli trascorrebant, plus i documenti y i testi y i volumi l'esistenza y la verità dei precedenti certificabant. Tremila livres contati sunt fino ad oggi, nel settore delle opere riguardanti Colombo. Centocinquanta fra ciudad y stati y distretti battezzati erant nel nome di Colombo.
Tredici nazioni l'onore si contendebant de aver fornito la patria natale all'Ammiraglio.
- Y Colombo ne est pas esistito...
- ¿Chi lo sa? ¿Chi el primo creatore di quest'inganno fuit? Noi ne lo possiamo pas sapere, Conte l'Air ne lo dice pas. Ma in qualche oscura regione della historia, qui tutto iniziato est come una colossale beffa ai nostri danni; como se qualcuno u personaggio volesse inventare y confonderlo di mistero in modo in seguito... de permettere ¿qui cosa? ¿Qui l'attenzione del mondo a venire, di ricorrenza in ricorrenza, eusse sempre plus attirata y centrata da quest'uomo inesistente? ¡Così la istoria se scripsit!
- ¡Colombo! ¡Falso ammiraglio dell'Oceano! Qui tu sois maledetto indietro nella historia y in avanti nel futuro... tu qui ne ci sei pas mai stato... tu qui ne hai pas scoperto l'America.. y maledetti tutti coloro qui hanno riscritto la tua vita y creato prove vere y alimentato... el dibattito... su di te... per distogliere l'attenzione... ¿ma da cosa?
- Sembra la farneticazione di un monomaniaco. Ho letto el livre di Conte l'Air y ho scritto un lungo articolo su di esso. Poi dopo averlo terminato suis rimasto con l'identico sgomento a guardarlo qui tutti i giorni m'assale ogniqualvolta a scrutare ciò qui ho scritto me ritrovo... y el mio articolo bell'appilato sulla scrivania feroce me osservat, maldicto, a tutti i sogni, a tutte le mie speranze pensabo... a tutto quello qui nel mio lavoro di storico riposto habebo...
- Speranze ne tenevo pas plus, no davvero, qui s'étaient bruciate, avevano fiammeggiato, s'étaient consunte y poi volatilizzate con el tempo y con el tradimento... ¿y allora? Ho fotocopiato el mio articolo usando la macchina qui tengo in casa, y alla fine mi suis arrischiato ad uscire per spedire ne ricordo pas quante copie a ne ricordo pas quante riviste di historia, di cultura, di geografia, di letteratura.
- Dopo mi sono rinchiuso nel mio bunker, ho atteso, le armi in pugno y el colpo in canna, la catastrophe presentendo qui dopo un giorno, due, tre, puntualmente giunta est...
Mentre i miei carcerieri lungo le scale seguito, ad analizzare le loro uniformi mi soffermo. A quale corp appartengano me domando.
- ¿Chi êtes voi? - Domando a quello qui quando ho aperto la porta m'ha mostrato un avviso di garanzia y un folto gruppo di armati alle sue spalle, così qui mentre io attendevo l'assassino cum el bracconiere in mano sono rimasto tanto interdetto al punto qui subito disarmato m’habent... - Ne êtes pas della Polizia di Stato. Siete un corpo speciale.
Le loro uniformi...
- Guardia Nazionale Repubblicana – L’ ufficial mi risponde; mi guarda però con una certa aria di estraneità... cerco di ancora di capire i particolari,... qui io sois completamente stupido, o pericoloso al punto di fare lo stupido credet... tutti le armi contro di me puntato habent. Anche quando in auto saliamo, una berlina scura, presumibilmente blindata... attorno altre campagnole, altre berline...
Il mondo… anche fuori el mondo dopo un mese d'assenza profuma di uno strano sapore, mostra strane immagini... cerco di soffermare la mia attenzione sui particolari della realitas qui mi circonda... qualcosa qui comunque m'appartiene ma qui ne ricordo pas... lo vedo trasformarsi, el mondo, como se fosse plus ordinato, plus pulito... meno rumoroso… meno capelli lunghi, meno teste rasate, meno coleurs... plus divise ma tutte strane... aria pulita e meno smog… meno clacson e traffico… si questo mens di solitudine mi ha scosso el cervello, y allora ben venga la pazzia.
I cartelli, gli emblemi, i negozi. Diverso dal solito.
Continuiamo a muoverci in questa Genova, qui ne est pas la mia Genova natia ma un'altra ciudad. Piazza della Vittoria, la Questura... qualcosa di diverso, di indecifrabile, di confuso... di indecifrato y di ignoto... estraneo al mio stesso mondo, straniero alla terra qui m' ha generato….
Y finalmente nous y sommes.
Nel suo studio, sua eccellenza Alessandro Pavolini, Segretario del Partito Fascista Repubblicano m'attende.
Vuole parlarmi.
- Immaginiamo qui questa terra qui noi crediamo scoperta da Cristoforo Colombo ne esista pas; qui al di là delle colonne d'Ercole un mare sconfinato separi l'Asia dall'Europa... y qui la Tradizione collochi là un misterioso continente inabissatosi diecimila anni addietro. Potremmo chiamarlo "Atlantide", "Antilla", "Bimini"... o se volete, "America".
- Europa, anni trenta. Immaginiamo qui un gruppo di scienziati decida un giorno di dare el via ad un complicato esperimento qui possa dimostrar la possibilità de un condizionamento cognitivo sugli esseri umani. Il maresciallo Petain, el caudillo Franco y el nostro Duce Mussolini m'incaricano di creare dal nulla un campione di umanità cum le proprie tradizioni, una sua cultura, y un suo modo particolare d'être qui lo distingua dal resto della popolazione d'Europa. La ciudad-campione sera Genova, pourquoi est quella qui a nostro avviso darà la miglior scelta possibile... una ciudad di mare, cum una lunga tradizione nautica y fiorenti commerci con el Mediterraneo; una ciudad dalla quale nascerà un giorno el navigatore, l'Ammiraglio Cristoforo Colombo... un uomo qui dopo diverse traversie scoprirà un misterioso continente... "America"... un continente tutt'ora multietnico, in preda a travagli sociali, plus ricco y plus potente y qui condizionerà in tutti i modi possibili la historia futura...
- Negli anni Trenta el nostro gruppo riscriverà la historia. Ne ci sera pas la Federazione Mediterranea, y Francia y Italia combatteranno in futuro una loro guerra.
- Il nostro gruppo inventerà questo mondo, l'America, y lo farà evolver dentro y fuori i suoi confini; lo farà interagir cum le altre nazioni, farà si qui questo Nuovo Mondo cambi el corso delle cose in grandi simulazioni in cui i nostri scienziati se sbizzarriranno per inventar l'improbabile in todas le sue forme...
- La ciudad di Genova tuttora condizionata est attraverso una serie de blocchi ipnotici qui trasmissi fuerunt, a livello di percezione sub-liminale, dalla radio y dai giornali, dopo dalla tv, dal cinema, dai telefoni... i blocchi ipnotici étaient uguali per tutti y "filtravano" a livello dei sistemi cognitivi gli antecedenti della réalité. I pazienti interagivano fra de loro a livello fisico, tangibile, reale, y nella ciudad esattamente como stiamo interagendo noi in questa réalité quotidiana: y a un livello superiore, invece, su di un piano mentale, cognitivo, astratto... spirituale, allo stesso modo delle allucinazioni... sulla seconda réalité interagibant; quella del Progetto Colombo...
- Nella ciudad qui serviva como campione, sul piano cognitivo la popolazione nel 1945 gli Americani festeggiavit, qui postea ad improbabile bellum... il secondo bellum mondiale... entrarono da conquistadores in Genova. Nel 1960 la ciudad si organizzò la polizia combatter, qui difendeva uno strano partito, qui dai tecnici inventato fuit, un partito Repubblica Sociale Italiana parodiabat... un partito qui el proprio congresso a Genova voleva tenir. Dopo gli studenti contro un misterioso intervento dell'America in Vietnam sfilabant... bandiere dell'America bruciabant, l'America maledicebamt ma un'orribile bevanda qui se chiama Coca Cola a bevere continuabant, a vestire i jeans qui invece d'être de origine genovese in quel mondo americani sunt...
- I due piani di esistenza ne interagivano pas mai. Essi étaient distaccati totalmente l'uno dall'altro. I nostri medici y i nostri psichiatri giorno per giorno controllabant ciò qui avvenibat... de volta in volta qualche loro paziente a entrar in una clinica privata convincebant. Nos particolari droghe utilizzando, una generale tavola della réalité de allora ottenebamus... la perfetta sincronia delle immagini del mondo... qualche sfasatura... minuscole differenze tra l'immagine reale y quella dell'invencion; ma la grande impalcatura regebat... negli anni Cinquanta, nei Sessanta, nei Settanta... grazie a voi cominciò a frantumarse.
- I due mondi étaient intangibili. A volte qualcuno, succedebat, qui "accendesse" sognando un circuito, trasformando el Progetto Colombo in sogno. Ma el condizionamento était plus forte. Qualcuno un giorno se sarebbe chiesto se la realite était vera; l'Oltreuomo... così forte da el condizionamento spezzar.
- Romper el condicionamento. Qui esisteva la possibilità qui qualcuno plus forte esse dell'abituale percezione delle cose. Qui gli occhi, a copiar una réalité immaginaria impegnati, potessero fissarse in quella reale; qui la mens, pronta ad assorbir passivamente tutti gli stimoli ipnotici riversati dentro de essa in continuazione finisse un giorno cum el filtrar gli stimoli provenienti dall'esterno...
- Madrid sostenebat qui était impossibile. Chiunque nascer potebat, viver y morir in uno stato ipnotico continuo in cui l'emisfero dextero de la mens materiali inesistenti elaborasse, mentre el sinistro la vita cotidiana elaborasse. Etait impossibile el condizionamento rumpir, la catena delle cognizioni qui già dalla nascita procedimenti dell'umana mens a certe strutture determinate, habebat abituato.
- Parigi sosteneva qui était impossibile. I due emisferi, come i due mondi ne potevano pas riunirse. Noi aspettabamus. Continuandi ad aspettar. Il vostro mondo del Progetto Colombo continuabat a svilupparse dietro i nostri suggerimenti qui mittebamus attraverso i mass-media.
- Cinquant' anni. Così Roma iniziabat a pensar qui nessuno potesse divenir l 'Oltreuomo...
- Dopo qualcosa cambiò. La Società Geografica Italiana, qui esiste in tutte y due le réalité, ricevette le vostre recensioni all'immaginario livre di Simon Conte l'Air... pourquoi qualcuno aveva spezzato el condicionamento; qualcuno aveva spedito nel mondo reale un articolo qui invece avrebbe dovuto spedir solo nel mondo dell'immaginazione.
- ¡Benvenuto, Oltreuomo!
Gennaio 1992, LXX de l'Era Fascista.
En la vie de todos los dies, a la fine en la plus banalità trita, semper uno spazio c'est para la surprise. Hodie, en la vie de todos los dies un professore ornatus de l'Universitè io suis qui de historia de les explorazioni se occupa... sed prima nessuna speranza de salvezza o de riscatto ne c'était pas.
Hodie... el Oltreuomo primus io suis.
El cerebro diviso in parti duas è como aver - y infatti proprio sic est. Como si los mii cognitivi sistemi aprendo y chiudendo io stessi, a seconda dei casi vivendo... un film dell'orrore?E' strano aprire gli occhi di un planisfero che registra nei suoi contorni un continente chiamato "America"; poi spegnere un qualche interruttore en la mens propria qui oltre les colonne d'Ercole para scoprir un ocean Atlantico infinito c'est. Seul l'idea a questa species nuova de appartener l'orrore de muoverme in questa réalité sic diversa sopportabile rende...
Apro gli occhi. Vado in un fast-food, mangio un hamburger e bevo una Coca-Cola fra ragazzini in jeans e Timberland che poi vanno al cinema a vedere l'ennesimo film hollywoodiano dei marines USA in Vietnam. Chiudo gli occhi.
La réalité de el Progetto Colombo davanti a me est... l'Oltreuomo io suis, y una historia cognosco en cui un navigatore, Cristoforo Colombo, in Islanda cum los finanziamenti de la regalis corte d'Angleterre giunse. En una ciudad me trovo dove como professore de l'Universitè lavoro... los oculos rinserro e salgo su di un treno che mi porta in una scuola distante un centinaio di chilometri dalla mia città. Perché qualcosa non ha funzionato in quest'allucinante esperienza, e io vivo in due realtà di cui solo a fatica riesco a discernere i punti d'intersezione.Al di là de el quotidiano un mundo nuovo c'est. Italia, France y España una federation sont qui la Repubblica Sociale Italiana, l'Impero Español y la France Democratique raduna. La mi réalité c'est sed el conoscerla m'inquieta. Allora chiudo gli occhi e torno in una realtà dove c'è stato un certo Jack Kerouac che ha scritto un romanzo intitolato "On the Road", dove si ascolta musica country e rock, dove la gente s'arrampica nella Yosemite Valley e legge i fumetti di Donald Duck e di Fritz the Cat... qui un tale Hugo Gernsback ha inventato una paraletteratura che ha nome "science-fiction", e uno scrittore dal nome di Philip K. Dick ha addirittura scritto un romanzo in cui una strana alleanza fra il Terzo Reich, l'Impero del Giappone e l'Italia fascista ha vinto una ancor più strana guerra e ha invaso l'America.Sed qualcosa qui ne funziona pas c'est. El mi cerebro, diviso in parti duas... richiudo gli occhi. Nella realtà immaginaria vagabondo per le mie cassette di sicurezza, e giuro che in quel momento in quell'oscura realtà giuro che è tutto vero; scopro allora nelle mie cassette di sicurezza i libri... che i libri rubati in biblioteca sono stato proprio io a rubarli. Che ero io il Collezionista a cui davo la caccia! Che orrore! Rubavo e sottraevo libri a me stesso e senza renderme conto. E in questa realtà che ora è vera la mia immagine coincideva con quelle degli altri perchè tutti s'accorgavano che i libri sparivano... e qualcuno mi dava la caccia, ma chi? Quale demone s'impossessò un giorno della mai mente... un caso di personalità multipla... un evidente caso di schizofrenia artificiale... ma quale delle due è la mia vera realtà? Perchè agivo contro me stesso? Sto forse impazzendo?Los interruttori chiudo. Para la ciudad vagabondo sed un sospetto me rode... io... l'Oltreuomo...
Marzo 1992.
In una realtà si festeggia il Cinquecentenario della Scoperta dell'America.
En l'altra réalité dum psichiatri y studiosi a la mi condicio s'interessano, les legendas de el mare al di là de les Colonne d'Ercole io studio... nos Liguri, secondo los miti antichi, da los Baschi y da los Atlantidei discendiamo.
Atlantide, Bimini, Antilla... les misteriose terre al bordo de el mundo... le terre che nelle leggende dell'altra realtà esistono, ma non in questa.Y alors un interrogativo nuovo me pongo. Perché in questa realtà immaginaria, qualcuno mi perseguitava, mi dava la caccia, m'ossessionava? Perché ho dovuto in qualche oscura piega della mia coscienza inventarmi una duplice identità, quella del Collezionista che mi permettesse di mettere in salvo senza che una parte di me lo potesse sapere alcuni testi che esistono solo qui... testi su Colombo che qui continuano ad esistere.. Colombo che ha scoperto... Colombo che non esiste...
Colombo qui ne ha pas scoperto nulla, qui un marinaio, un navigatore sed non uno scopritore de mundos etat... y qui, in questa réalité, como los Liguri cercabant de ritornar a l'Atlantide qui n'est pas mai esistita yo studio...
Y me domando. Si la réalité vera, questa réalité est... alors... qui oltre les Colonne d'Ercole tum ci fosse una mitica terra immaginiamo... Atlantide... Bimini... Antilla... una terra qui est realmente esistita, qui cento, mille, diecimila años prima est affondata... qui los superstiti de questa terra vivano ancora su ciò qui de quel continent è rimasto y qui nessuna mappa o charta geografica abbia mai registrato immaginiamo. Secondo les legendas, la parola l'arma plus potente était qui ad Atlantide si usabat... l'incantesimo de los stregoni, la magia qui contro de nos... nos qui crediamo qui ne esista pas niuna terra oltre les Colonne d'Ercole... usano...
Septembre 1992. LXX de l’Era Fascista.
Io en la mi villa chiuso sum y qui accada qualcosa de novo attendo. En questo tempo attento animo el problema de l'Atlantide studiabo... ne ho pas specifico material para scriber un articolo o un livre... ne poteo pas parlar cum nessuno... en l' altra réalité en october la scoperta de l'America se festeggerà, sed io qui Colombo scopribo, in questa réalité... Colombo, falso ammiraglio de l'Ocean... Colombo d'Atlantide... superstite de la catastrophe... como tornar in patria studiabat... no, ne c' était pas l'America... l'Ocean ne c'était pas... ne c'étaient pas terre in cui nasconderse... y la parola... un sistema para incantarce... y todo questo quando fuit un grande raz de marée iniziavit... la pioggia... pluvia… un magnus conditionamento da parte de loro maghi... forse "loro" gnoscunt... Azteca se denominabant... sottorazza radicale... figli de Atzlan... nasconderse volerunt... el fuoco... tletl... una parola... en la mi mente... verba… multa… tante les parole nuove qui ne comprendo pas... io… Oltreuomo... discendente de Atzlan... ligure como Colombo... forse toda questa un'altera prova est... forse una réalité terza c'est... un bicchiere de pulque bevo... Mictlan, monsieur de la mort... forse me cercant.... un'altera simulation da l'altra pars de l'ocean... loro l' ultimo soleil aspettant... Nahui-Ollin... el soleil quinto... como el mio amico Pavolini morto da dies pochi scribebat...
¿qui cosa importat... si un filo de questa tragoedia... para les mani... un momento... in forma d'un laisse passato est? A un tracto de nuevo étranger me sento... étranger fino a la peur...
Nota dell’Autore:
1^ Stesura: Genova, gennaio/febbraio 1990
Revisione: Genova, maggio 1992
Quando iniziai a scrivere Falso Ammiraglio dell’Oceano era il 1990, e Genova stava iniziando la kermesse del Descubrimiento: tutti si sentivano sud-americani, molti si erano improvvisati colombisti ed esperti di viaggi, io insegnavo a La Spezia, e la mia vita era sfigatamente simile a quella che il protagonista descrive nel suo diario. Il fascismo lungi dall’esser sdoganato, ancora da venire i tempi in cui scrittori (di destra e di sinistra) avrebbero dato alle stampe i loro pasticci ucronici ed ex militanti le loro memorie, e in genere gli estremisti venivano guardati con sospetto quale fosse la loro provenienza. Nulla di meglio, quindi, che scrivere un racconto provocatorio (come si diceva allora) e politicamente scorretto (questo termine invece non si usava), che recuperando la frenesia cittadina, Alessandro Pavolini, la RSI e le memorie dell’amato Philip K. Dick, desse il mio contributo a quella ignobile farsa colombiana riuscendo a scontentare tutti. Lo scrissi. Scontentai tutti. Il racconto partecipò al Premio Tolkien, edizione 1992, e venne segnalato ma non pubblicato. Passò, un anno dopo, a Stampa Alternativa, ma con non minor fortuna. Provò a peregrinare altrove, ma inascoltato. Si racconta che un dattiloscritto, sfuggito al macero (a Roma forse, a Chieti, a Milano come a Torino) finisse nelle mani di un gruppo della destra radicale che ne stampò un’edizione clandestina. Diciassette anni da allora e io sono tornato a insegnare a Genova, il fascismo è stato sdoganato, non si dice più "sud americano" ma "latino americano", Dick lo conoscono anche gli intellettuali forforosi e fighetti, gli scrittori (di destra e di sinistra) sono diventati con i loro ucronici pasticci grandi scrittori o ambiscono ad esserlo, mentre gli ex militanti, con le loro memorie, come tutti gli estremisti continuano ad essere guardati con sospetto quale sia la loro provenienza perché l’importante in Italia è esser di centro, e a Genova manco si ricordano chi fosse Cristoforo Colombo, al punto che la festività regionale introdotta dalla supina destra filoamericana, all’indomani della vittoria della sinistra filoamericana venne subito cassata. In mezzo a questi epocali cambiamenti, con gran soddisfazione e profonda pervicacia io continuo a scrivere in modo provocatorio e politicamente scorretto.
Claudio Asciuti
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