Con gli occhi a mandorla. Sguardi sul Giappone dei cartoon e dei fumetti, è un'agile raccolta di saggi scritti da competenti autori coordinati da Roberta Ponticiello e Susanna Scrivo, e in uscita a marzo nella collana «Lapilli» della Tunué, che risponde alle più tipiche domande sul Sol Levante e sulla sua vita sociale, anche attraverso l'analisi dei manga e degli anime, e svela i piccoli misteri che in passato hanno causato malintesi nei confronti di un affascinante sistema culturale e delle sue più note manifestazioni popolari.

Negli ultimi anni il Giappone e la sua cultura hanno goduto in Occidente di un notevole aumento di popolarità. Mode, tendenze, piccole e grandi manie del postmoderno - alcune effimere, altre più durature - si sono imposte fra i giovani e in certa misura anche fra gli intellettuali: dal famigerato Tamagotchi alle più varie espressioni letterarie e cinematografiche; dai caratteristici futon, che stanno sostituendo i letti in molte case, alla costellazione di sushi bar in tutto il territorio italiano.

Fra le principali ragioni di questa crescente familiarità del pubblico occidentale con il Giappone vi sono gli anime (i cartoon nipponici), che da trent'anni, da Candy e Mazinga in poi, vengono importati e trasmessi dalle nostre televisioni, e i manga (i fumetti del Sol Levante), i quali dagli anni Novanta hanno conquistato vaste platee di giovani e giovanissimi in Italia, in Europa e negli Usa. Tuttavia il pubblico spesso è distante dalla cultura giapponese, e per questo essa viene fraintesa di frequente.

Con gli occhi a mandorla spiega con vivacità, e al contempo con rigore, i principali aspetti di quel particolare Giappone giunto in Italia attraverso le sue espressioni pop.

"Il pubblico italiano - giovani o adulti - è pronto a raccogliere e comprendere appieno il valore dei manga e degli anime? Alla risposta che ci siamo date, "no", abbiamo sentito la necessità di pubblicare questo volume. I saggi che compongono Con gli occhi a mandorla parlano di moda e di religione, di censura e di samurai, di orfani e di quotidianità, e di molto altro: descrivono e analizzano gli aspetti della cultura giapponese che ci raggiungono, come essi vengano fraintesi e come, invece, potrebbe essere guardare un cartone animato con occhi nuovi, con gli occhi di chi capisce cosa succede, di chi comprende o almeno si sforza di comprendere di cosa si stia parlando. Comprensione come base della cultura".