Il codice Da Vinci di Dan Brown, il più grande bestseller degli ultimi anni, è stato in vetta alle classifiche dei libri in tutto il mondo per molti mesi e il suo successo sembra non esaurirsi. L'aspetto sorprendente del romanzo al cui fascino nessuno sembra sfuggire è che l'autore ha costruito la trama intessendo vicende frutto della sua fantasia con rivelazioni storiche sconvolgenti che, se confermate, cambierebbero in modo radicale il nostro rapporto con la religione cristiana.
Bart D. Ehrman, eminente studioso del cristianesimo delle origini, dimostra in un saggio accessibile e ricco di informazioni che il libro di Dan Brown è così ben congegnato da rendere complesso il lavoro di chi cerca di distinguere nelle sue pagine fatti e finzioni.
È vero che nell'antichità la Chiesa scelse di privilegiare le testimonianze che affermavano la natura divina di Gesù arrivando a oscurarne la natura pienamente umana? E che tra circa ottanta vangeli l'imperatore Costantino selezionò per il Nuovo Testamento gli unici quattro che ponevano l'accento sulla sua divinità? Gesù Cristo era sposato con Maria Maddalena? La Chiesa ha davvero tenuto nascosti i vangeli che rivelavano il loro matrimonio segreto?
Nel suo saggio La verità sul Codice Da Vinci, Ehrman fa chiarezza su questi e su molti altri misteri che popolano il besteller di Dan Brown, offrendo al lettore un'infinità di informazioni appassionanti e storicamente corrette sul primo cristianesimo e su tutti quegli eventi che ne costituiscono lo sfondo reale e documentato.
La verità sul Codice Da Vinci di Bart D. Ehrman (Mondadori, 2005) Pagine 200 - € 16,50
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