In questi due libri viene analizzato il codice barbaricino che da anni detta regole alla malavita della Sardegna.
Nel primo Il codice della vendetta barbaricina e gli Studi complementari che vengono proposti costituiscono le parti più consistenti del celebre Il banditismo in Sardegna La vendetta barbaricina (1975), la cui prima parte è la rielaborazione del fondamentale La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico (1959). Partendo da una solida preparazione sociologica e giuridica e sulla base di indagini sul campo finalizzate allo studio del meccanismo della vendetta, Pigliaru ri-formula un vero e proprio “Codice della vendetta”. Le norme di comportamento della società pastorale barbaricina, i suoi imperativi, vengono tradotti nel linguaggio giuridico proprio dei codici scritti. Lo studio di Pigliaru illustra così quanto le leggi elaborate nell’ambito di una lunga tradizione orale, ispirate alla necessità di regolare la convivenza sociale, non manchino della stessa tensione giuridica che appartiene agli ordinamenti della civiltà colta.
Antonio Pigliaru - Il Codice della vendetta barbaricina (Il Maestrale, 2006) € 10
Il secondo volume invece è una raccolta dei saggi di sociologia giuridica scritti da di A. Pigliaru - docente di Dottrina dello stato presso l'Università di Sassari - fra il 1955 e il 1969. Al centro del volume il fondamentale saggio su "La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico". Volume classico ma sempre attuale dove il rigore scientifico è sorretto da un'appassionata, lucida quanto sofferta partecipazione dell'autore alla storia del suo popolo.
Antonio Pigliaru - Il banditismo in Sardegna, La vendetta barbaricina - (Il Maestrale, 2000) - € 12.91
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