Marck Beck si trovava a New Orleans, all'Hotel Le Dale, con Ylenia Carrisi quando scomparve il 6 gennaio 1994. Marck Beck mi invia una mail con  molta probabilità dall'America, visto che è fissata alle 1O del mattino, e qui in Italia mi giunge alle 17 del pomeriggio. Un amico di Beck gli ha fatto notare che sul sito www.thrillermagazine.it ci sono delle sue dichiarazioni, datate, che parlano di Ylenia. Marck non parla italiano: parla solo inglese e spagnolo. Chiede quindi una traduzione in simultanea affinchè non si creino ombre, dubbi, su quello che dirà... Solo ora dopo anni Marck apprende che in Italia si è scatenata una bagarre mediatica sulla scomparsa di Ylenia. Che in Svezia, dove lui vive, non è minimamente approdata. Lui sa solo con certezza di avere avuto un filo diretto con Albano e la famiglia Carrisi e con Ylenia fino al 1997. Fine 1996. Quindi rimane sorpreso nell'apprendere che "Albano ha scritto un libro in cui sostiene che Ylenia è morta annegata nel Mississipì. Forse per una disgrazia forse perchè si è suicidata. Frutto di una deriva dovuta forse alla droga, o alle cattive amicizie". Infatti Albano lo ha sempre sostenuto: "Un incontro sballato ti può rovinare la vita". Lo stesso Albano, lo scorso anno a Lido di Jesolo, mi aveva fatto capire che "un amico fidato gli aveva fatto sparire la figlia". E questo amico non era Masakela il famigerato trombettista nero che Ylenia aveva conosciuto a New Oreleans. Chi era questo amico fidato? Forse non lo sapremo mai, perchè forse poteva essere Marck Beck che però assicura di essersi sempre interessato a Ylenia anche e soprattutto dopo la sua scomparsa. E qui sta la novità. Per Albano, Ylenia è morta a New Orleans; per Marck Beck invece Ylenia fino al 1996 era viva avendola incontrata per l'ultima volta a Londra. Tanto che rivolgendosi a Ylenia le aveva detto che lui si sentiva in dovere di tenere informata la sua famiglia sul fatto che era viva. E Ylenia gli rispondeva che "Non occorreva che tenesse informati i suoi genitori perchè sapevano benissimo che era viva". Allora come si spiega che per tutti Ylenia era dispersa, introvabile, forse annegata nel fiume di New Orleans? Davanti alla torre dell'Algier. Essendo arrivato a New Orleans molto prima di Albano e Romina non mi risultava che Ylenia fosse morta nel fiume. Anche perchè un industriale di Livorno assicurava di averla vista intorno al 15 di gennaio. Per non parlare dei fratelli Todaro, proprietari di un bar, che anche loro affermavano di averla vista nel loro locale che consumava una birra. Allora perchè questo rebus? Perchè questo giallo? Iniziamo a parlare con Marck Beck facendogli presente che due giornalisti italiani, Enzo Catania, e Mario Celi, avevano scritto, nel 1994, un libro dal titolo: "Il mistero di Ylenia" in cui nelle ultime pagine parlano di un certo Marck Beck che si offre di andare a trovare Ylenia a Saint Augustine in Florida dietro un compenso di Albano pari a mille dollari. "Ma quale libro? Ma quale compenso?", dice Beck. "Solo ora apprendo che due giornalisti parlano di me e delle mie ricerche in Florida". Ma lei, signor Beck, chiede l'interprete che ha fatto da filo conduttore all'intervista, Ylenia l'ha trovata o no? "Certo che ho trovato Ylenia! Era seduta al bar Rossella O'Hara di Saint Augustine in Florida. Era in compagnia di un uomo di colore che si chiamava Chet. Io le ho detto subito che a New Orleans la stavano cercando dappertutto. Anzi, ho chiamato Romina Power per assicurarala che Ylenia era viva, stava bene. Ylenia mi chiese di ritornare a New Oreleans per recuperare il passaporto e i traveller cheque che aveva lasciato all'Hotel Le Dale. Non ne voleva sapere più dei genitori, di nessuno. Voleva essere libera". E lei cosa ha fatto? "Sono rientrato a New Orleans ma Albano e Romina erano già partiti per l'Italia. Trovai Yari e gli dissi che Ylenia era viva e chiedeva di rientrare in possesso dei suoi documenti". E Yari come reagì? "Mi disse che si sarebbe preoccupato di  tutto lui". Poi cosa accadde? " Io rientrai a Stcccolma. Nel mio Paese. L'anno seguente ritornai in Florida e ritrovai ancora Ylenia a Saint Augustine". Continuai ad avere un filo telefonico con Albano e con nonna Jolanda informandoli che Ylenia stava bene che era viva. Albano mi pregò di non parlare con i giornalisti". E poi cosa è successo? " Passò un altro anno e prima di Natale del 1996 mi trovavo a Londra. Fu in quella città che rividi Ylenia. La fermai e le ripetei se i suoi genitori erano al corrente di questi suoi spostamenti. Mi assicurò di si. Che dovevo stare tranquillo. Era tutto a posto. Solo che non sarebbe più ritornata a Cellino". Ma come spiega questo comportamento? "Non lo so. Io non ero al corrente che la stampa italiana e anche certa stampa estera stesse dando vita a una caccia alla verità su Ylenia. Certo Albano mi aveva pregato di lasciar perdere i giornalisti. Però pensavo che si fosse capito che Ylenia era viva". Poi lei ha perso le tracce diYlenia? Glielo chiedo perchè una sua ex fidanzata, una certa Laura, sostiene che lei è tuttora in contatto con Ylenia. "Non so come Laura possa dire questo. Io ho perso le tracce di Ylenia ancora nel 1996. Non so se sia viva o morta. So per certo che non è morta annegata nel Mississipì come sostiene Albano".

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