Gianfrancesco Turano è una vecchia conoscenza di queste pagine. All'epoca dell'uscita di Ragù di Capra, il suo primo romanzo noir per Flaccovio, divise la redazione tanto da farci optare per la doppia recensione. Ad ad ogni modo quel romanzo finì semifinalista al premio Scerbanenco.

Nel frattempo si è occupato di calcio scrivendo, per sopracitata casa editrice di Palermo, il roboate ed epico Catenaccio! e,  per Il Saggiatore, l'inchiesta Tutto il calcio miliardo per miliardo (per la cronaca: è inviato speciale de Il Mondo).

E ora torna al noir con L'ultima bionda, in cui il protagonista è Rosalino Catalfamo, trentasettenne con due lauree, poliglotta e senza lavoro, che esce finalmente dal suo "precariato esistenziale" accettando l'opportunità che gli offre l'agenzia investigativa del cugino Franco.

Il primo incarico è seguire un costruttore palermitano che coltiva le corna della moglie americana a furia di bionde. Compito che si trasforma man mano in un caccia al serial killer, pure lui appasionato di chiarocrinite.

Insomma, cose fra cornuti sui generis.

Gianfrancesco Turano

L'ultima bionda

Dario Flaccovio/Gialloteca

Pagine: 240

Prezzo: 13.00 euro