Un omicidio spietato, una biondina maliziosa e le sue amiche  porcelline, due investigatori sui generis, un musicista da seminterrato e un industrialotto latin lover, un maiale che indicherà loro la Via. Una soluzione truculenta e molti contenuti extra. Insomma: la vita, l'amore e molte vacche,  tanto jazz e fiumi d'alcol. Il catechismo per gli adulti finalmente  definitivo.

Questa in breve la trama di Fate credito ai profeti, nuova iniziativa editoriale della Damster edizioni, i cui autori si nascondono dietro gli pseudonimi di FullG e I.S.P.

Personaggi

Treno: il Conte Luca Gandolfo Primiballi del Castellaccio, detto Treno per i tentativi d' imitazione sassofonistica del sound Coltraniano, è un nobile orgogliosamente decaduto nonché un musico itinerante che divide la sua vita tra un Seminterrato abitato da un miscuglio amatissimo (da lui) di arie jazzistiche ed arie intestinali e le Balere della Bassa. Ha età indefinita, fatto sta che sembra vecchio.

Lazza: Piero Lazzaroni detto il Lazza è un ricco industrialotto emiliano di seconda generazione, trentenne, belloccio, brillante e sfacciato al punto che non si capisce se la sua vera occupazione sia l'azienda o la gnocca. Ama tutto ciò che lo fa vivere bene e non bada a spese. Mai.

Stanislao: il primo maiale investigatore della storia. Gogninus ex machina.

Ruotano attorno alle loro vite ed al loro incontro: una congrega di Fratelli Musici, un barista Immortale, oracolo e detentore della ricetta autentica dei pisarèi e fasò, l'anima di Silvia Santi, diciassettenne musa pornodinamica, un muratore assassino, una quarantenne masochista, un ispettore incapace, un bagnino comunista, un contadino scampato alla campagna di Russia, un Contessa dalle frequentazioni equivoche ed equine, una giovane ninfomane e l'eterna fidanzata delusa, disinibite discotecare romagnole, lo Spirito Santo del Dio Gusto incarnato in mille posti.

Su tutti l'Emilia, madre sorella amante e sposa, che inevitabilmente s'affaccia in Romagna.