Sarà forse un cane che si morde la coda questo Death of a President di Gabriel Range, visto che nel mettere in scena un falso assassinio presidenziale, quello di George W. Bush avvenuto il 19 ottobre 2007 in un hotel di Chicago, mescolando un vero Mr. President, con tanto di filmati di repertorio e uno falso, con scene girate ad hoc, riproduce il perverso meccanismo di verità e bugie che siamo abituati a vedere ogni qualvolta che c’è di mezzo un grande tema internazionale (la guerra in Iraq per esempio…)?
Com’è come non è, anche se non fosse un cane che si morde la coda, come mockumentary (immagini di finzione mescolate a immagini di repertorio) Death of a President è affetto da una limitazione non proprio trascurabile.
Il problema pare risiedere non tanto nell’evento immaginato, ma in ciò che all’evento segue, visto che arrestato il presunto colpevole (di origine araba, anche se molto probabilmente il vero responsabile è un altro…) il Vice Presidente Dick Cheney, divenuto nel frattempo il 44esimo Presidente degli iùesei, continuerebbe ad agire (secondo Range…) nell’identico modo del suo predecessore, con Iran, Afghanistan e la sand-box Iraq al centro del mirino della politica estera. È allora, cosa c’è di nuovo?
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