Tremate, tremate le "cattive bambine" sono tornate. Cattive Bambine è il titolo. La casa editrice è la maremmana Laurum. L'occasione per vedere il libro è stata la quarta edizione del Premio Europa, concorso letterario riservato alle donne che scrivono gialli e noir (un caso unico in Italia), il 3 marzo scorso, a Pisa.
Nella prefazione il conduttore di RadioRai2 (per chi non conoscesse la sua trasmissione Tutti i colori del giallo consigliamo di sintonizzarsi il sabato e la domenica alle 13.15 per diventarne subito "radio-dipendenti") e specialista del genere Luca Crovi ci spiega che: "si tratta di storie ambientate in Italia ma anche all'estero che ci danno il quadro di una generazione di scrittrici che si diverte a tenere con il fiato sospeso i lettori e che si è meritata di essere selezionata nelle fortunate edizioni del Premio Europa (2004-05-06, n.d.r.) di questi anni. Un Premio originale non solo perchè interamente dedicato alle donne, ma anche perchè accende i riflettori sulla loro passione per il delitto. E in fatto di delitti, le donne non sono certo mai state seconde a nessuno in letteratura."
E la prima anomalia che si nota in questa antologia di 136 pagine tutte al femminile è proprio che la prefazione di Crovi non è il solito "scambio di favori da premiopoli all'italiana", conoscendo l'integrità di Luca Crovi non sarebbe possibile, ma un tentativo riuscito di motivare delle giovani autrici (e il discorso vale anche per i maschi) a continuare nella scrittura, a specializzarsi, a non cedere ai primi insuccessi, a non cercare scorciatoie, trucchetti anche letterari, e tutto questo regalando ai lettori un'intervista inedita raccolta dietro le quinte del Festival della Letteratura di Mantova insieme a Seba Pezzani. Un'intervista a chi? Chi può pensare di dispensare consigli ai giovani scrittori senza risultare demagogico, supponente o peggio? Ma chi se non la regina del giallo britannico, la P.D. James, classe 1920. Lei sì, effettivamente, è al di sopra di ogni sospetto. E ringraziamo Crovi di aver reso questo omaggio ad una donna che scrive in un'antologia dedicata alle donne che iniziano a scrivere (ma vedremo che non ci sono solo esordienti in Cattive bambine).
Letta con piacere la prefazione si passa quindi al racconto di Paola Alberti, la presidente del Premio Europa che l'editore Davide Bisconti, per sua ammissione, ha voluto inserire come autrice in questa antologia per favorire la vendita del prodotto anche in libreria. E questa è un'altra anomalia, la seconda positiva anomalia di questo volumetto: la decisione da parte della Editrice Laurum di realizzare un prodotto editoriale che non vuole solo celebrare o peggio autocelebrare le autrici (come purtroppo succede in alcuni concorsi letterari: 100 copie tirate in "digitale" da vendere, nemmeno regalare, alle sole concorrenti), senza però che questa operazione abbia visibilità, risulti utile con una reale distribuzione e con una effettiva promozione del prodotto. L'editore, in questo caso, invece, distribuisce in libreria (in Toscana e nel Lazio) Cattive bambine, così che i lettori di queste due regioni potranno leggere Ornella Fiorentini di Ravenna, Roberta Lepri di Grosseto, Carla Lombardi e Claudia Turco di Pisa, Paola Rambaldi di Bologna, Alessandra Magnapane di Torino, Anna Paola Stefani di Verona e Giovanna Gemignani Marchi di Lucca, e potranno verificare se la giuria del Premio Europa, come assicurano gli organizzatori, ha selezionato in base alla sola qualità degli scritti, in assoluta trasparenza, o favorendo invece racconti scadenti di "amici degli amici" (come purtroppo succede spesso). Ma dicevamo del racconto di Paola Alberti La cattiva bambina, che ispira il titolo all'intero volume, un divertente "comic horror", genere che in Italia non è molto frequentato, che con lievità "svela" i retroscena poco edificanti di un salotto letterario molto trendy in una città della provincia italiana. Sarà mica un "divertissement" autoironico? Comunque sia, pur nella sua brevità, La cattiva bambina riesce a far sorridere, e non è poco in questi "tempi neri". I generi e gli stili degli altri otto racconti contenuti nell'antologia sono diversi, dall'horror al giallo tradizionale, e il livello medio è piu' che degno di essere venduto in libreria al grande pubblico. A noi non rimane che consigliarne la lettura.
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