Il giallo storico si è rivelato tra i filoni più fortunati e prolifici degli ultimi anni. Con la morte di Ellis Peters anche le amatissime avventure di Fratello Cadfael vanno a esaurirsi (è prevista un’ultima antologia nell’estate 2005) e già nuovi personaggi e intrighi d’epoca si affacciano negli scaffali delle librerie. In particolare il Medioevo, tra tutte le epoche storiche, sembra riscuotere un crescente successo tra i lettori. La nuova serie iniziata con Mosaico d’ombre (ma già si profila un secondo titolo che Longanesi si è assicurata per l’anno prossimo) propone un personaggio originale, ex militare dotato di cervello oltre che di muscoli, creatosi una fama di risolutore di misteri all’epoca delle Crociate. L’autore, Tom Harper, è lo pseudonimo dello scrittore Edwin Thomas già vincitore nel 2001 del prestigioso premio letterario CWA Awards. Con abilità crea un’ambientazione credibile, dettagliata ma non pedante nelle descrizioni, nella quale si muove un investigatore che è soprattutto un uomo alle prese con delitti, giochi di potere ma anche con più “leggere” difficoltà quali la vita familiare di un vedovo con due figlie “terribili” e la nascita di un nuovo amore per una donna che non accetta il ruolo impostole dalla società dell’epoca. Ma veniamo alla vicenda. 1096, Bisanzio. Un misterioso assassino scaglia una freccia contro l’imperatore ma il suo bersaglio non è solo il monarca dell’impero d’Oriente. Se Alessio Comneno dovesse morire l’unica grande potenza cristiana rimasta cadrebbe in pezzi. Demetrios Askiates, noto in tutta la città per la sua capacità di penetrare nei misteri più oscuri viene incaricato dall’imperatore stesso di far luce sull’attentato. Un’unica traccia: una corta ma potentissima freccia di legno che nessun arco sarebbe in grado di scagliare. E partendo dalla ricerca della misteriosa arma e dell’uomo che l’ha usata inizia un’indagine pericolosa nella quale Demetrios scopre di essere egli stesso un bersaglio, pedina di un gioco di potere dove è impossibile riconoscere gli amici dagli avversari. Un romanzo d’esordio ricco di fascino, una storia serrata basata su un intreccio sufficientemente complesso per soddisfare gli amanti del genere, inserita in un’ambientazione dettagliata con personaggi vivi, donne appassionate, mercenari vichinghi, eunuchi, mercanti e crociati chiamati a creare un dipinto d’epoca appassionante e vivace come un film.

Non solo un mystery inserito nel Medioevo ma una vera e propria avventura storica che, negli episodi successivi, lascerà Bisanzio per spostarsi durante l’assedio di Antiochia e rileggere in chiave moderna e appassionante la storia delle Crociate, con le sue brutalità, le manovre politiche dei baroni franchi e un non celato rimando a più recenti e drammatiche “crociate” occidentali in Medio Oriente. Mosaico d’ombre si presenta dunque come una lettura d’evasione ma offre spunti d’interesse e riflessione anche per chi, in un romanzo giallo, vuole qualcosa di più della semplice risoluzione di un mistero.