Un divertente gioco di rimandi e citazioni, un appassionato e devoto omaggio a uno dei grandi personaggi del giallo classico e un amore per il jazz che travalica la pagina scritta. Sono questi gli elementi che caratterizzano A Charlie Chan piace il Jazz? il doppio romanzo giallo scritto da Biagio Bagini e Guido Michelone edito da Lampi di stampa. Gli autori, di quest’agile volume, firmano due diverse avventure che hanno come protagonista il celebre detective cinese degli anni trenta, ma non solo, le due storie, come si scoprirà nella lettura della seconda, sono tra loro concatenate e vanno a far luce su un unico inquietante mistero. Il tutto grazie alla capacità investigativa del noto protagonista, che come in un ardito rompicapo costruirà passo dopo passo l’affresco e la trama che hanno dato il via ad un misterioso duplice delitto che attraversa oltre quindici anni di vicissitudini, fino ad arrivare sullo sfondo della seconda guerra mondiale. Entrambe le vicende vedono illustri protagonisti, fra i nomi più famosi dello swing e del jazz caldo di quegli anni.
La scrittura è complessa e articolata in un intrecciarsi di dialoghi e piani temporali, senza però mai essere pedante, la struttura è intricata e meditata, come nella migliore tradizione dell’età dell’oro del mistery. Il lettore incuriosito da quest’originale volume dovrà essere attento a non smarrire il filo della narrazione attraverso rimandi e citazioni, mentre i due autori compiono quella che più che un operazione editoriale e un affettuoso omaggio alle loro passioni letterarie e musicali.
Forse questo breve testo non avrà grandi numeri di vendita, ma sicuramente merita un posto nella libreria di tutti i veri appassionati di giallo, di quelli che si ricordano bene cosa c’era prima dei vari thriller adrenalinici ma dalla scialba struttura, perché in principio non erano inseguimenti e sparatorie, colpi di scena improbabili e conclusioni forzose, in principio era trame complesse, personaggi affascinanti e sfide di arguzia fra scrittore e lettore.
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