Aiutato dalla sua banda, il cattivissimo Tigre Faccia di Giada (Chen Hung–Lieh) rapisce il maestro Chang, figlio del governatore, per far sì che questi liberi il capo dei banditi. Decisa a proteggere il fratello, la sorella di Chang, l’esperta di arti marziali Rondine d’Oro (Cheng Pei–Pei), si reca travestita da uomo nella locanda dove sa di trovare Tigre Faccia di Giada con i suoi uomini, per cercare di fermarlo. Rondine d’Oro farà di tutto per sconfiggere i nemici, e nei momenti di maggiore difficoltà verrà aiutata dal misterioso Gatto Brillo (Yueh Hua), apparentemente un mendicante che vive di offerte bevendo e cantando nella locanda ma che nasconde in realtà una sapienza segreta nel kung fu…
Riscoperto all’edizione 2002 del Festival di Cannes, dove venne proposto in versione restaurata, Come Drink with Me è sicuramente uno dei film più conosciuti di King Hu, anche se non di certo il suo capolavoro, nonostante venga così presentato nella custodia del dvd di edizione italiana. Il gusto per l’ellissi, la trascendenza e la libertà espressiva, tipica di opere come A Touch of Zen, sono ancora al di qua da venire, e King Hu si dimostra ancora in larga parte debitore del cinema giapponese, in particolare nell’uso della violenza. Serpeggia già nell’aria la tentazione per la deriva estetica rispetto alla fluidità della narrazione, con una prima parte rapida e fantasiosa maggiormente incentrata su Rondine d’Oro e una seconda, più bucolica e lenta, concentrata sul personaggio di Gatto Brillo. Costui ruba la scena alla protagonista per buona metà del film, ribadendo forse una supremazia dell’uomo rispetto alla donna in tema di arti marziali e tuttavia in netto contrasto rispetto al cinema a venire di King Hu, che viceversa farà svolgere alle donne un ruolo di primissimo piano rispetto alla timida controparte maschile di turno, raffigurata a volte da uno studente sprovveduto. Memorabile, comunque, in Come Drink with Me, è l’uso dello spazio limitato della locanda nella prima parte, con quel gioco di tensione accesa nell’aria che esplode lentamente nel combattimento, e a cui l’Ang Lee di La Tigre e il Dragone sarà debitore, omaggiando ulteriormente il maestro King Hu con la presenza di Cheng Pei–Pei, che ormai anziana diventa la maestra dell’eroina di turno. Meritevole, in ogni caso, l’operazione di recupero della pellicola da parte della Avofilm, nella speranza che questo titolo faccia da apripista alla riscoperta di tutta la filmografia del regista ormai deceduto, che meriterebbe molta più visibilità e attenzione.
Extra
Cast & Crew; Filmografie; Trailer, Poster Originale
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