Il canto della Rondinaia di Marco Galizzi

 

"... questa è la più strana delle leggende, perché vive di sé [...] Nel mio paese la chiamano "la leggenda del cuore a riccio". L'unica cosa che narra è che non può essere raccontata."

Uscito dalla biblioteca, un ragazzo qualunque assiste a un'ordinaria scena di stupidità: due ragazzini su un motorino fanno cadere un venditore senegalese e l'intero bagaglio che si porta appresso. È "l'ennesimo sgarbo impunito" che porta Fragola, il protagonista, a "vendicare" Ibra, l'uomo dal sorriso immenso che lo sorprende dicendogli: "Fratello, io non credo che tu oggi mi abbia voluto incontrare per caso. Posso venire con te?"

Inizia così la straordinaria avventura di Fragola, uno strano viaggio verso

la Rondinaia, ex-bordello partigiano ora casa in rovina delle colline forlivesi.

Oltre a Ibra, lo accompagnano il dottor Bawer, che mette cappelli in testa ai vecchi e poi li fotografa per dimostrare l'unità della Grande Anima, e Elena, una bella ragazza alla perenne ricerca dell'altra metà della mela platonica.

Il canto della Rondinaia è un romanzo metaforico in cui ogni personaggio rappresenta un possibile cammino per raggiungere e carpire il senso della vita e della felicità. Il viaggio, la ricerca sono il sentiero, il punto d'intersezione in cui la realtà e l'immaginazione si confondono in una dimensione surreale, ma palpabile al tempo stesso.

Ma Il canto della Rondinaia è anche un romanzo godibilissimo, divertente e appassionante, un esercizio di stile che ruba le parole al mondo dei sogni e a quella fonte inesauribile che è l'immaginazione umana.

Marco Galizzi è nato a Forlì nel 1966. Veterinario di professione, si dedica da anni alla pittura. Questo è il suo primo romanzo.

 

La valle dell'orco di Umberto Matino

"[…] questo di Umberto Matino è un "gotico rurale" di quelli che piacciono a me, di quelli che parlano la lingua narrativa che preferisco; e che portano, pagina dopo pagina, in un affascinante viaggio verso una verità oscura e tagliente come una scheggia di selce. Un libro che, una volta chiuso e riposto nello scaffale, rimane aperto dentro i pensieri".

Con queste parole Eraldo Baldini parla del romanzo di Matino.

 

Contrà Brunelli è una contrada rovèrsa sperduta sulle montagne vicentine, senza strade, senza negozi, senza radio né televisione. Isolati dai mezzi di comunicazione e dai paesi vicini, i suoi abitanti sono anch'essi considerati rovèrsi, strani cioè, scontrosi e restii a mescolarsi con i forestieri. Soprattutto se questi mettono il naso là dove non dovrebbero…Quando Aldo Manfredini, medico in trasferta nella piccola comunità, viene trovato impiccato a una trave, Carlo Zampieri, amico fraterno di Aldo e suo erede universale, raggiunge contrà Brunelli per conoscere il piccolo mondo che aveva spinto il suo amico a lasciare tutto per cominciare una nuova vita. E il mondo che scopre è fatto di paesaggi bellissimi, di pace, silenzio, bicchieri di vino e leggende raccontate attorno al fuoco. Ma anche di vecchie filastrocche cimbre sussurrate tra i boschi, di indebite appropriazioni terriere, di morti troppo strane per essere considerate accidentali. Grazie a archivi polverosi, a antiche mappe e all'aiuto di un vecchio parroco, il protagonista porterà alla luce la verità.

Attraverso una narrazione serrata e coinvolgente, La valle dell'orco cattura l'attenzione del lettore con una trama dai tratti gotici giocata tra verità e immaginazione, dove gli avvenimenti storici che hanno interessato il nostro Paese fin dal medioevo sfumano nella fantasia. Una fantasia sempre troppo vicina alla realtà, tanto da fare quasi paura.

Umberto Matino è nato a Schio e abita a Padova. Di professione è architetto e lavora come direttore tecnico in una società di ingegneria. Questo è il suo primo romanzo