"Come sapete, ho partecipato all'avventura di Crimini, la serie televisiva che per la prima volta ha messo insieme alcuni autori di noir italiani per otto film per la prima volta molto lontani dagli stereotipi italici del giallo tv. Un esperimento che, andato in onda per quattro mercoledì sera su rai due ha dato ottimi risultati: il 14 per cento di share (perdonatemi i termini tecnici), un pubblico ben superiore alla media della rete. E mentre tutti dicevano che: allora è possibile fare qualcosa di diverso in tv, non le solite soap e reality, non i soliti telefilm tradotti dall'americano, la direzione della Rai ha deciso di spostare Crimini al venerdì, nel marasma del weekend, quando i piu' giovani spettatori giustamente escono e i più anziani guardano il varietà. Risultato: la puntata di venerdi dodici gennaio di Crimini ha visto meno della metà degli spettatori. Ed era una bellissima puntata, scritta da Massimo Carlotto, uno dei migliori noiristi italiani. Perché', mi chiedo, ammazzare in questo modo una serie che sembrava aprire la strada a prodotti televisivi nuovi e, a mio avviso, più interessanti? Che portava nuove voci, nuove scritture, nuovi modi di fare "fiction"? Senza contare che il programma che ha preso il posto di Crimini il mercoledì è andato decisamente meno bene della serie. Non ho risposte, e quelle che mi vengono sono molto poco rispettose per chi, con i nostri soldi, decide la gestione della "cosa pubblica", in questo caso la televisione di stato. Vi invito a diffondere la notizia nei vostri blog, giornali e quant'altro, e, se ne ne avete voglia, a sostenere comunque la serie. Il venerdì.
autore dell'episodio "L'ultima battuta", in onda venerdi' diciannove (forse)."
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