Nella collana Meridianonero, sono previste a breve due nuove proposte, che non mancheranno di incuriosire tutti gli amanti del "noir più nero".
Christopher Brookmyre - Un mattino da cani
Certe mattine non dovresti proprio alzarti.Il giornalista Jack Parlabane si sveglia con i postumi di una sbronza e la testa che gli pulsa come un disco di techno suonato alla rovescia. Neanche il tempo di un caffè e scopre che il condominio è invaso da medici e poliziotti. Durante la notte qualcuno ha avuto la bella idea di eliminare il suo vicino di casa, apparentemente senza lesinare le cattive maniere. Allo stesso tempo a Edimburgo sembra diffondersi un'epidemia di morti sospette tra gli anziani ospiti di alcune case di riposo statali.Comincia così, con una mattinata indigesta e surreale, il primo romanzo di uno dei più sorprendenti autori della nuova scena letteraria scozzese. Uno spaccato della società britannica di inquietante plausibilità, in cui le tinte più forti del noir e del thriller si alternano con una satira feroce di un Paese che reca ancora le tracce della cura Thatcher.Jeremy Ponsonby, il vicino assassinato, era un giovane medico. Quando Parlabane comincia a indagare, scopre che Ponsonby era implicato in un giro di speculazioni edilizie volte a trasformare vecchi stabilimenti pubblici in moderne multiproprietà. Ma per arrivare alla verità, Jack dovrà affondare le mani nella melma della malasanità, e di un mondo fatto di killer brutali, vecchietti eliminati con noncuranza, manager affetti da impotenza che dilapidano le risorse delle ASL per abbellirsi l'ufficio, politici che impersonano esemplarmente la corruzione e i conflitti d'interesse di un'intera classe dirigenziale. ll tutto all'insegna del più recente imperativo immorale: far quadrare i bilanci, e al diavolo la salute pubblica.La bravura di Brookmyre è proprio in questo: nel condire di travolgente comicità la vocazione politica e sociale dei suoi noir. Tra colpi di scena, sparatorie e risate, una storia che non lascia davvero tregua.
A Marsiglia, tra i quartieri popolari e le vie assolate, è in corso una frenetica ricerca. Una bambina è scomparsa e la polizia sta mettendo a soqquadro la città, ma senza risultati. Il padre della piccola osserva stupefatto i fallimenti delle autorità, senza riuscire a immaginare chi ci sia dietro quel rapimento. Ma dopo un primo periodo di stordimento, l'uomo decide di reagire. A convincerlo è un vecchio amico legato al mondo della criminalità, che gli deve un favore. A partire da un negozietto di loschi traffici, i due si mettono sulle tracce di un'insospettabile rete organizzata di maniaci e di cultori delle "emozioni forti". Con due soli obiettivi: giustizia e vendetta. Azione e atmosfera. Come già ne La città dell'oblio, Fregni riesce nella sfida di coniugare una scrittura intima e nitida con una trama di grande impatto. Il suo romanzo ha la struttura di un thriller, il ritmo di un romanzo psicologico, il tono di una poesia.Come ha scritto il Magazine Litteraire: "Rene Fregni riconcilia quei due generi troppo spesso contrapposti che sono la letteratura popolare e la pura poesia: di questo va ringraziato".
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