Nella primavera del 1460, la città di Brasov fu vittima di "indicibili abusi, danni cui non si può porre rimedio, efferati omicidi, mutilazioni, pene", inflitti "dall’infedele e crudele tiranno Dracula, che si fa chiamare Vlad, principe […] Fece tutto ciò seguendo gli insegnamenti del diavolo". Così scriveva già allora un contemporaneo dell’uomo destinato a divenire uno dei più terribili simboli del male.
La leggenda vuole che dopo aver impalato le sue vittime ne raccogliesse il sangue nel suo piatto. Le nefandezze di Vlad l'Impalatore furono in realtà un atto di legittima difesa per salvaguardare il suo regno? Furono dettate dalla sete di vendetta per la crudeltà con cui vennero uccisi il padre e il fratello? O furono piuttosto la manifestazione della furia sadica di un pazzo? Lo scrittore di gialli e storico M. J. Trow analizza i miti e la realtà storica per svelarci chi fu davvero l'uomo il cui nome ha dato origine alla leggenda di Dracula il vampiro. Esamina i racconti pieni di terrore associati a questo personaggio già nel XVI secolo, per giungere al pallido conte delle creazioni letterarie di Bram Stoker, Sheridan Le Fanu e John Polidori e ai film della Hammer e della Universal Studios. Prima di loro infatti, già le leggende popolari europee, dall’Irlanda alla Russia, avevano proposto racconti terrificanti di demoni assetati di sangue nei cimiteri, di “morti viventi” che dormono nelle loro bare di giorno e di notte terrorizzano villaggi sperduti. Un secolo e mezzo prima che Stoker scrivesse Dracula, epidemie vampiriche colpirono un’Europa sconcertata; il loro epicentro fu inevitabilmente la Transilvania, la “terra al di là delle foreste”, la patria dei morti viventi. Vlad regnò sulla Valacchia (l’odierna Romania) per tre volte a metà del XV secolo. Fuori del suo minuscolo Stato era conosciuto come Dracula, figlio del drago, figlio del diavolo. La sua gente lo chiamava Tepes, l’Impalatore, a causa del suo spaventoso metodo di esecuzione. Questo libro prende in esame le molte sfaccettature di Vlad tramandate dalla storia: l’Impalatore; il principe rinascimentale «più vittima che colpevole», la cui reputazione fu infangata dai suoi nemici; l’eroe dal cavallo bianco che fece della Valacchia una nazione combattente e temeraria; il martire sconfitto imprigionato dal re ungherese Corvino. Queste pagine avvincenti rivelano la vera storia all’origine del mito e ci conducono nel cuore sanguinario e avvolto di mistero dell’Europa medievale.
"Non era molto alto, ma era di costituzione forte e tarchiata, il suo aspetto era freddo e terribile, il naso grande e aquilino, le narici costantemente dilatate e il viso magro e rossastro; le lunghissime ciglia incorniciavano i grandi occhi spalancati dall’aspetto minaccioso a causa delle folte sopracciglia nere. Il viso e il mento erano rasati a eccezione dei baffi. Fronte e tempie prominenti aumentavano le dimensioni del suo capo. Il collo taurino sosteneva una testa la cui nera e riccioluta chioma si adagiava sulle larghe spalle."
Niccolò Modrussa a papa Pio II, 1466 circa
"Ecco la storia crudele e terribile di un uomo selvaggio e assetato di sangue, Dracula il voivoda. Di come impalò e arrostì gli uomini e li fece a pezzi come cavoli. Arrostì anche bambini e costrinse le madri a mangiarli. Molte altre cose sono scritte in questo libello, anche sulla terra su cui regnò."
Dracole Waida, 1499
M. J. Trow è uno storico, biografo e scrittore di gialli. Tra i suoi libri più famosi vi sono le serie di Lestrad e Maxwell e saggi come Who Killed Kit Marlowe? e Let him have it, Chris – The Murder of Derek Bentley. Insegna Storia e vive con la moglie, anche lei scrittrice, nell’isola di Wight.
La storia segreta di Dracula. I misteri di Vlad l'impalatore di Trow M. J. (Newton Compton, 2005) - Traduttore: Bondani F. M. - ISBN 8854104493 - Pagine: 248 - € 8.90
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