Mary Lester, giovane ispettrice della polizia francese, continua suo malgrado a essere coinvolta in intricate indagini fra le meravigliose terre della Bretagna. La tenace Mary, ormai diventata un personaggio anche fra i suoi colleghi degli altri commissariati, viene questa volta inviata dal suo capo a Saint-Malo, per indagare sulla morte della moglie di un ricco notaio, il corpo della donna è stato ritrovato mesi prima sulla spiaggia, il caso era stato frettolosamente archiviato come morte naturale, ma il marito della donna non crede alla versione ufficiale e neanche Mary. E così fra i vicoli della città vecchia e le spiagge del nord comincia un indagine, che basandosi sul fiuto innato della protagonista e sulle imperscrutabili vie dell’animo umano giungerà a far luce su più di un delitto.
La scrittura di Jean Failler, in La città dei mastini che è l’ottava inchiesta, pubblicata dalla Robin Edizioni nella collana I luoghi del delitto, è come sempre veloce e intrigante, i dialoghi sono serrati ed efficaci e la vis polemica della protagonista la fa ancora una volta da padrona, delineando il forte carattere del personaggio e strappando più di un sorriso al lettore (memorabili i continui battibecchi con il commissario di Saint-Malo).
Quello di Mary Lester è un personaggio particolare, non ha la forza di un uragano, non colpisce e cattura immediatamente il lettore, ma ha la forza e la calma serafica di un fiume che scorre, dopo poco ci si accorge infatti di essersi affezionati a lei, ci si scopre ad immaginare come si comporterà in quella data situazione, come risponderà a quell’arrogante collega, e a sperare di leggere prima possibile un'altra sua avventura. Nel migliore spirito della serialità, che tanto ha dato alla letteratura mondiale, Jean Failler ha costruito un personaggio, complesso e affascinante, che va arricchendosi di storia in storia, restando sempre più impresso nella memoria e nell’affetto dei lettori, che instaurano un rapporto di naturale empatia con questa eroina sui generis che si ha sempre voglia e piacere di incontrare di nuovo. A presto Mary…!
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