Erano solo tre e sembravan trecento. Combattevano tutti per la libertà, la giustizia e la gloria. A favore dei più deboli. Ma anche per le loro tasche e le loro panze.
Uno era il paggio dallo stiletto acuminato, l'altro il pistolero senza pietà, il terzo l'eroe dai baffetti erotici e il mantello svolazzante.
Cavalcavano insieme, separatamente, a tratti e con ritmo, a senso unico ed alterno, adagio con fierezza, in senso inverso e contro ogni divieto di accesso. Parcheggiavano in divieto, passavano col rosso e superavano in curva. Scavalcando rotonde, stracciando passaggi pedonali e lasciando il puzzolente ricordo dei loro cavalli sull'asfalto.
I loro destrieri si destreggiavano bene, si abbeveravano alle fontane delle città, brucavano l'erba dei giardinetti. Nitrivano in piena notte svegliando i condomini.
Contro ogni sopruso, verso ogni libertà.
Sopprimevano l'ottuso, cercando la verità.
Godevano di ogni abuso, verso la santità.
Amavano la campagna, gli amori, le vacche.
Coltivare l'orticello e cibarsi dei fagioli freschi da sgranare. Le zucchine e i loro fiori e i peperoni arrosto.
Una storia di amicizia, una storia di cavalli.
Ogni volta che si incontravano si salutavano educatamente, dei veri signori.
Tramavano nell'ombra e l'ombra li difendeva.
Ogni tanto si fermavano tra i panni stesi a respirare un sano odore di sapone di Marsiglia. Ricordava loro l'infanzia d'un tempo andato. Poi saltavano al volo sulle selle a trotteggiar.
Thriller, suspense e avventura nella loro storia. Tutto insieme nello stesso calderone. Con uova sode, patate e cavolfiori.
Una storia da leggere tutta d'un fiato. Se ve n'è rimasto ancora.
Erano tre di Pappalardo Bevilacqua (La Muchacha Traditora, 2006) pag. 945 - euro 5,16 - ISBN 88 000 22 66
Pappalardo Bevilacqua è vegetariano d'adozione e amante del vino bianco leggermente frizzante. E' nato a Castel di perla. Lontano dalla città gli piace ascoltare gli augelli tra le fronde e pascolare in quieto vivere. Alle volte sgranocchia qualche ghianda giusto per sentirsi vivo.
NB: Ricordiamo che le recensioni di questa rubrica sono vere e scritte da persone esistenti ma i libri recensiti non esistono. E' un divertissement letterario.
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