Qualcosa di duro e affilato gli punse le braccia.

Si alzò con un balzo.

Terrorizzato, raggiunse con la mano l’abatjour e l’accese, aspettandosi di trovare l’arma del delitto o magari coltelli e lame che sua moglie aveva progettato di usare su di lui. Ciò che vide, però, lo lasciò di sasso: il loro letto matrimoniale era ricoperto di fotografie.

«Porca miseria!» sbottò incredulo.

Le foto parevano urlare: Paolo e Giuliana sottobraccio trascorrono un tranquillo weekend di “lavoro”; Paolo e Giuliana sorridono mentre si abbracciano; Paolo e Giuliana si baciano con passione; Giuliana in lingerie “ospita” Paolo per la notte.

«Ma come…?»

Poi vide una lettera. La afferrò, sgualcendola.

Dovette rileggerla quattro volte prima di poter afferrarne veramente il significato. I caratteri ballavano davanti ai suoi occhi, ma il messaggio era rivelatore: Valeria, insospettita chissà da cosa, aveva ingaggiato uno stramaledetto investigatore privato perché seguisse suo marito.

E questo ficcanaso mi ha scattato queste fotografie!

Incredulo, osservò di nuovo la coperta di fotografie. Poi rilesse la lettera ancora una volta. Prima di chiudere, l’investigatore privato aveva aggiunto “Mi dispiace”.

Eh, già, devi vedere come dispiace a me!

Poi, guardò la data. Era di una settimana prima.

Ricontrollò. Sì è della settimana scorsa. Ma allora non è stata colpa delle mutandine. Ma… Valeria sapeva già che avevo un’altra, e solo oggi tenta di uccidermi?

C’era qualcosa che non quadrava.

Perché ha preparato quei piatti se aveva già deciso di uccidermi?

Cominciava a girargli la testa e il respiro si faceva lento e difficile. Quella storia lo stava facendo impazzire. Con una manata fece volare tutte le foto sul pavimento, ci avrebbe pensato l’indomani a farle sparire. Si slacciò il colletto della camicia e si stese sul letto.

Sulla credenza, proprio di fronte a sé, vide un pacco bianco. Gli sembrava di averlo già visto. Ma dove?

Ci mise qualche secondo a ricordare. Gli occhi gli si spalancarono.

Oh, no!

A fatica, mentre il cuore gli schizzava nel petto, si rialzò e rapidamente raggiunse la credenza. Prese il pacco e lesse l’etichetta: era indirizzato a sua moglie  l’indirizzo era quello di casa  e il mittente era la C.A.I.N.O. S.p.A.

Anche lei…

Il terrore gli stravolse il viso.

Una fitta violenta allo stomaco lo fece diventare rosso, mentre le vene del collo si gonfiavano. Aprì rapidamente la scatola, le mani che gli tremavano. Come nella scatola che aveva ricevuto quel pomeriggio, dentro c’erano delle fialette. E ne mancava una.

Veleno!

Per poco non svenne.

Si schiaffeggiò con violenza, costringendosi a rimanere lucido: non aveva molto tempo per agire.

Prese il libretto di istruzioni che trovò nella scatola.

Gentile Signora,

La ringraziamo per aver scelto i prodotti della C.A.I.N.O. S.p.A., sperando che rimanga soddisfatta dalle prestazioni dei nostri servizi personalizzati, confezionati esclusivamente per il Suo caso…

Paolo saltò i convenevoli, continuò a leggere:

…presti molta attenzione nel versare il contenuto della fiala nella portata da lei desiderata. Le consigliamo una pietanza dolce, affinché possa nascondere il sapore leggermente acido della sostanza da Lei prescelta…

«La crostata!» gridò Paolo e per poco non si strozzò. Respirava oramai a fatica e il ritmo cardiaco accelerava costantemente. «Stronza!»

Con molta lentezza trovò le indicazioni del veleno:

2,4 - DINITROFENOLO

«Dinitrofenolo?» biascicò.

Con la mente in subbuglio, ritornava alla mattina in cui quelli della C.A.I.N.O. S.p.A., con fare professionale, gli avevano esposto un lungo elenco di metodi adatti alla sua situazione personale. Lui aveva scelto il veleno (il cianuro, ad essere precisi) e il consulente della società si era complimentato, suggerendogli un ingegnoso stratagemma per somministrarlo a Valeria senza sollevare sospetti, tutto compreso nel prezzo.

«Cazzo!»

Aveva la fronte imperlata di sudore e la lingua secca. Continuò a sfogliare il libretto d’istruzioni:

PATOLOGIA: Notevole aumento del metabolismo basale provocato dal disaccoppiamento della fosforilazione ossidativa.

SINTOMI: Astenia, sete intensa, sudorazione, rash cutaneo…

«No, no! Dov’è?» sbottò stropicciando le pagine.

TRATTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA: Gastrolusi, carbone attivato e catarsi salina; trattamento fisico per ridurre la temperatura corporea, terapia idratante, ossigeno e respirazione artificiale.