Gli era sempre sembrata una perdita di tempo andare in vacanza con sua moglie. Lui era un industriale, Cavaliere del Lavoro, e l’unica cosa che gli interessava nella vita erano i soldi. Aveva cominciato a guadagnare da quando era all’università e da allora ne aveva fatta di strada…Tutti i grandi commerci della nazione passavano attraverso le sue mani, davanti a lui stavano sempre capi di stato, politici vari, mafiosi e corrotti di tutte le risme. Lui faceva affari con tutti purché ci guadagnasse sopra una bella cifra. Si era sposato (celebrando un matrimonio dei più fastosi dell’ultimo decennio) solo perché sua moglie era una nobile e oltre a una barca di soldi gli aveva portato in dote il titolo di conte. Ora aveva cinquant’anni, era uno degli uomini più potenti del mondo e gli toccava perdere dieci giorni di utili per portare sua moglie in Thailandia, in una fottuta vacanza.
Stava preparando le valigie. Partirai per una vacanza, gli avevano detto, con questa valigetta piena di soldi, perché lui si faceva pagare sempre in anticipo. Tutti lo sapevano, Paganini bisogna pagarlo sempre in anticipo. Lo chiamavano come il famoso violinista perché non sbagliava mai un colpo e come il musicista, quindi, non ripeteva mai: un colpo in mezzo agli occhi e lo spettatore di turno lasciava questo mondo senza nemmeno accorgersene. Era il suo stile, e quando gli annunciarono che doveva recarsi in Thailandia a far fuori quel cinquantenne che gli sorrideva da una fotografia pensò subito al luogo dove l’avrebbe fatto. Perché lui, oltre a uccidere con un solo colpo di pistola, uccideva sparando dai luoghi più impensati. Lo aveva fatto da un go-kart, dalla cucina di un ristorante, da una sauna e, quando gli dissero Thailandia, lui pensò di farlo tra le onde del mare.
Vedrai che ti divertirai, non puoi stare sempre a lavorare dalla mattina alla sera – gli disse la moglie, mentre lui seguiva la rotta dell’aereo sul monitor davanti al suo sedile. Sì, divertirsi, pensò, con quella quantità immensa di pasta scaduta dentro a quel magazzino doveva pensare a divertirsi!…Se avesse potuto avrebbe spinto sua moglie fuori dell’aereo ma per essere un uomo d’affari ben visto dall’opinione pubblica doveva avere una vita famigliare irreprensibile. Del resto lui si divertiva con una puttana diversa ogni settimana, ma questo lo sapeva soltanto lui, il suo braccio destro che gli forniva le ragazze e la puttana di turno che se ne stava ben zitta, dopo aver intascato una bella somma e, soprattutto, dopo aver visto la foto di una sua malcapitata collega che aveva tentato di ricattarlo: non era un bel vedere quel corpo fatto a pezzettini.
Quando arrivò in Thailandia la prima cosa che fece fu quella di andare a vedere il mare. Era fantastico, un blu da far paura e poi lo aveva sempre rilassato il rumore delle onde. Guardò la spiaggia di fronte all’hotel dove avrebbe alloggiato la sua vittima: il miglior hotel di tutta la Tailandia. Con uno sguardo aveva già calcolato il punto in mezzo al mare dal quale avrebbe sparato per poi immergersi sott’acqua e sgusciare via come un pesce.
Aveva sempre odiato il mare e la spiaggia. Non c’era nulla di più noioso e improduttivo che starsene tutto il giorno a prendere il sole a pancia all’aria mentre tutti gli altri si arricchivano alle sue spalle: e la bibita, e l’ombrellone in riva al mare, il più caro perché doveva ostentare davanti a tutti la sua ricchezza, e il cocco, e il materassino di gomma, e l’asciugamano dello scroccone di turno. Tutto questo era dannoso per il suo fegato. Era lì da meno di una settimana ma sentiva già di odiare quella gentaccia morta di fame. Meno male che l’indomani il suo braccio destro gli avrebbe procurato un appuntamento con la più bella puttana tailandese.
Paganini aveva preparato tutto con la consueta meticolosità. Pinne, maschera e il fucile camuffato da arpione. Si diresse verso il mare, si tuffò nell’acqua e con grandi bracciate si diresse verso il punto da dove aveva deciso di sparare al suo uomo. Del resto un bersaglio facile, pensò, visto che l’uomo stava sempre seduto sulla sdraio a leggere il giornale. Infatti, per una settimana, aveva fatto sempre le stesse cose. Quella mattina stranamente era in ritardo. La moglie era al suo solito posto in riva al mare ma lui era in ritardo. Paganini osservò l’acqua abbassarsi. Forse, pensò, non ho tenuto conto della marea.
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