Ogden, il glaciale capo del Servizio, un'agenzia di spionaggio mercenaria con sede a Berlino, specializzata in operazioni impossibili, viene contattato da un esponente di spicco di una potente organizzazione economica finanziaria chiamata Elite, che lo incarica di recuperare la preziosa Lancia che trafisse il costato di Cristo, considerata da Carlo Magno e da Hitler un oggetto d'immenso potere. Ma in questa sacra e arturiana missione, Ogden scoprirà cose sconcertanti sul destino dell'umanità: dalla notte dei tempi, di famiglia in famiglia, di generazione in generazione, l'Elite si tramanda il potere e governa l'intero universo, manipolando la politica e l'economia e manovrando i popoli della Terra come in un grande Truman Show metafisico. Venezia, Washington e la Svizzera sono gli scenari nei quali si muovono i personaggi di questa fitta, diramata e paranoica vicenda. Ogden incontrerà a Venezia la grande rockstar Robert Hibbing, cappello a falda larga, viso strapazzato e capelli arruffati, una voce sgretolata e dylaniana, che sarà coinvolto nella missione e rischierà di venire ucciso dall'Elite americana in piazza San Marco, a causa delle canzoni di protesta con le quali ha influenzato gli adolescenti di mezzo mondo.
Liaty Pisani, anomalo caso editoriale di una scrittrice italiana che pubblica prima all'estero, è considerata in Europa alla stregua di John Le Carré e Martin Cruz Smith. La spia e la rockstar è il suo romanzo più recente pubblicato in Italia.
L'autrice, milanese di origine, risiede da molti anni in Svizzera. Dopo una prima fase di esperienze poetiche e tre romanzi pubblicati con Mondadori negli anni Ottanta, dal '97 si è dedicata alle spy stories e ha conquistato velocemente un posto rilevante nel panorama europeo del genere.
Liaty Pisani, La spia e la rockstar
Fazi, Le vele nere, 2006
pp. 294
ISBN 88-8112-743-1
€ 17,50
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