Luciana Tola e Maria Teresa Landi sono le autrici del romanzo Una lunga sinistra scia di sangue, pubblicato dalla casa editrice Il Molo.
La storia narrata prende spunto dalle cronahce del 1743, che riportano l'omicidio di un tale Agostinelli, cittadino lucchese, mandato a Viareggio per amministrare i soldi derivanti dalla vendita della macchia mediterranea dopo le opere di bonifica progettate dall'architetto veneziano Zendrini.
A partire da questo nucleo prende le mosse la vicenda che le autrici tessono con furbizia, svelando poco alla volta al lettore i fatti e mostrandogli come essi si sono svolti, attraverso giochi temporali e spaziali, alternando scene ambientate a Viareggio a altre ambientate in Francia, in anni e con personaggi diversi, fino a svelare tutti i nodi misteriosi della storia.
Lo spunto è sicuramente originale, l'ambientazione storica interessante, il romanzo, però, soprattutto nella fase iniziale è un po' lento e poco agile. Il lettore non si sente coinvolto nello svolgersi dei fatti, che restano per un periodo piuttosto lungo, rispetto alla lunghezza generale dell'opera, molto nebulosi.
In generale un romanzo consigliato per chi ama le ambientazioni storiche, originale per quanto riguarda lo spunto di partenza e ben costruito nella sua struttura complessiva. D'altro canto un romanzo sconsigliato per chi ama poliziotti e indagini, ritmo incalzante e scene d'azione, completamente assenti in quest'opera.
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