Tafari è un barbone alcolizzato etiope e ultraquarantenne che vive alla meno peggio a Roma, elemosinando pochi spiccioli per comprarsi da bere. Non ricorda il suo cognome ma solo la sua lingua, l’amarico. L’unica persona con cui ha un rapporto umano è Eurosia, volontaria della Caritas. La sua vita cambia quando, non visto, assiste all’omicidio di Eurosia. Il terrore, ma anche improvvisi ricordi lo paralizzano, e Tafari fugge per essere poi arrestato e trattenuto in camera di sicurezza per quattro giorni, nutrito ma senza toccare alcool. A costo di una grande sofferenza inizia una risalita, trova aiuto e vestiti puliti, perfino un lavoro e ricomincia a ricordare tutta la sua vita, anche se ancora non sa chiaramente perché parli perfettamente italiano, inglese e arabo. La sfida che a questo punto gli si pone davanti è: a Roma, oggi, in mezzo a tre milioni di persone, come può un barbone etiope alcolizzato e clandestino a trovare un assassino e le prove per convincere la polizia?
La risposta a questi e ad altri quesiti nel nuovo romanzo dell'eclettico Massimo Mongai, da poco uscito per Robin Edizioni. La memoria di Ras Tafari Diredawa compare nella collana I luoghi del delitto, volta a tracciare un ideale atlante metropolitano attraverso la lente gialla e nera della narrativa.
Massimo Mongai è romano (anzi, garbatellese); è nato nel 1950 e vive a Roma.
Laureato in Giurisprudenza, ha fatto moltissimi lavori: professore di Inglese, bibliotecario, capo dell’Ufficio Archivio e Protocollo dell’Università “La Sapienza” di Roma, copy writer, cuoco di bordo su barche a vela, sceneggiatore, regista teatrale e autore radiofonico.
Scrittore professionista, ha pubblicato libri sulla Sardegna, sulla psicanalisi e sui fumetti.
Nel 1997 ha vinto il Premio Urania col romanzo di fantascienza Memorie di un cuoco di astronave (Urania 1320, Mondadori; poi ripubblicato da Publigold/ Mursia nel 2000), dal quale nel 2001 è stata tratta una serie per RAI Radio2. Dopo Il Gioco degli Immortali (pubblicato su Urania nel 1999), ha ripreso nel 2003 il personaggio del cuoco di bordo Rudy Turturro, con Memorie di un cuoco di un bordello spaziale (Robin Edizioni).
Nel 2005 sono usciti Che animale sei?, un bestiario fantastico sulla falsariga di Borges (edito dalla Scuola di Scrittura Omero) e, per Robin, un’antologia di racconti ucronici (Il fascio sulle stelle di Benito Mussolini) e il romanzo di fantascienza Alienati.
È tra i fondatori del bimestrale Il Falcone Maltese, dedicato al mystery e al giallo, generi in cui si è cimentato anche come autore (Tette e Pistole, Malatempora, 2003; Cronache, non ufficiali, di due spie italiane, Robin Edizioni, 2004).
Collabora con la casa editrice telematica FantaGulliverTown, per cui ha pubblicato il romanzo space-opera Tecniche di volo a vento solare (già finalista al premio Urania). È inoltre giurato del Trofeo RiLL.
Massimo Mongai, La memoria di Ras Tafari Diredawa
Roma, Robin, 2006
pp. 252
ISBN 88-7371-211-8
Prezzo: € 9,00
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