A giudicare dai consumi culturali degli ultimi anni, il genere poliziesco sta conoscendo in Italia una nuova età di successi. Ma esiste una più che secolare tradizione del giallo, o sono nel giusto quanti sostengono l'estraneità e la refrattarietà della nostra cultura rispetto a tale genere? Con Un secolo in giallo Giorgio Pistelli fa un'attenta ricognizione critica a partire dagli autori che lavorano su trame caratterizzate da elementi di mistero, delitto, indagine già nella seconda metà dell'Ottocento.

È vero che la vera esplosione del fenomeno “giallo”, favorita da coraggiose operazioni editoriali come la collana mondadoriana inaugurata nel 1929, si registra in Italia solo negli anni Trenta. Ed è proprio a questa età dell’oro del poliziesco nazionale, indagata attraverso il teatro, il cinema, il fumetto e la radio, che il libro dedica il capitolo più corposo e innovativo, con un ampio squarcio anche sui contraddittori rapporti tra giallo e fascismo. Divenuto bersaglio di una censura di regime sempre più ottusa, il poliziesco italiano inizierà poi a vivere una profonda crisi negli anni Quaranta, che lo porterà a lasciarsi colonizzare dal detective novel anglo-americano per poi riproporsi seguendo le piste più variegate, fino a giungere ai casi più recenti di Camilleri, De Cataldo e Lucarelli.

Un secolo in giallo è una minuziosa indagine di circa un secolo sulla nostra letteratura di suspense, rivissuta anche visivamente tramite un ricco quanto affascinante apparato iconografico.

Maurizio Pistelli insegna Letteratura italiana presso l'Università per Stranieri di Perugia. Ha orientato le sue ricerche prevalentemente su autori otto-novecenteschi. Tra i suoi volumi Il "divino testimonio". D'Annunzio e il mito dell'eroica Rinascenza (1995), "Montalbano sono". Sulle tracce del più famoso commissario di polizia italiano (2003).

Un secolo in giallo - Storia del poliziesco italiano di Maurizio Pistelli (Donzelli 2006) pp. IX- 406 € 28,00 32 tavole a colori isbn 88-6036-029-3