Il nuovo romanzo di Danilo Arona, Cronache di Bassavilla, pubblicato dalla casa editrice Flaccovio nella collana Tempora, difficilmente si inserisce in un genere letterario preciso e definito.
Si potrebbe catalogare come un noir per i toni cupi e inquietanti, o come un romanzo drammatico per le vicende dei personaggi, ma forse è più vicino all'horror per i temi e gli argomenti trattati: fantasmi, apparizioni, morti incomprensibili e fenomeni paranormali.
Al di là, però, delle definizioni, che a questo romanzo stanno strette, è interessante analizzarne in particolar modo la complessità e l'originalità della struttura, che è il punto di forza di una vicenda misteriosa e incomprensibile.
Tutto ruota attorno alla data del 29 dicembre 1999: una ragazza bionda viene investita sull'autostrada Bologna-Padova. Lo stesso giorno, alla stessa ora, altri automobilisti, su altre autostrade, sono convinti di trovarsi davanti alla stessa ragazza. E tutto ruota attorno a un nome: Melissa.
Questo è il nome di un virus informatico che la stessa notte compare in Italia, è il nome di una ragazza di Bassavilla scomparsa misteriosamente nel 1925.
E' possibile che tutto questo sia collegato?
Attorno a questi interrogativi si svolge la vicenda, il cui protagonista è lo stesso autore, che raccoglie elementi per scrivere il romanzo e indaga per venire a capo di un mistero intricato e complesso.
Da qui nasce la struttura del romanzo, a cavallo tra il reportage giornalistico, la raccolta di testimonianze e l'illusione letteraria. In tal modo l'autore riesce a sovrapporre e a fondere il piano della realtà con il piano della finzione, in un gioco di alternanze e inganni, che porta al cuore del mistero attraverso un'indagine al contempo reale e filosofica.
Una nota di demerito, purtroppo, va all'editor del romanzo, che si è lasciato sfuggire tanti, troppi, refusi e errori. Questo, in realtà, è piuttosto strano per la casa editrice Flaccovio, che di solito si distingue per la sua precisione e per un lavoro svolto sempre ai massimi livelli di professionalità.
Per concludere Cronache di Bassavilla è un romanzo consigliato a tutti coloro che non sono alla ricerca di un romanzo giallo, in cui un ispettore indaga su un omicidio, ma per chi ama i romanzi più vicini al genere horror, i cui protagonisti sono le visioni, i fantasmi e le atmosfere cupe e paurose a essi legate.
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