Di seguito parliamo dei numeri sette, otto e nove della collana. Sono:
7) Che fine ha fatto Baby Jane? di Henry Farrell (Whatever Happened To Baby Jane?, 1960, Traduzione Goran Ternich, pag. 196, euro 12,90) - ISBN 88-7851-117-X
Henry Farrell nato nel 1920 è morto quest’anno in aprile all’età di 85 anni, ha scritto anche con lo pseudonimo di Charles Henry e altri, ha scritto cinque romanzi e moltissimi racconti per le riviste poliziesche. Molti suoi lavori sono stati trasformati in film e uno dei più famosi è appunto quello tratto da questo romanzo. Il regista è Robert Aldrich e le bravissime interpreti: Bette Davis e Joan Crawford. Il film prodotto nel 1962 ha avuto un grande successo e narra di Baby Jane una bambina prodigio che si esibisce sui palcoscenici dei teatrini e del varietà. Il successo però la fa diventare viziata e prevaricatrice nei confronti della sorella Blanche. Le parti si invertono quando, da adulte, è Blanche ad avere successo come stella del cinema, mentre Jane viene dimenticata. Un incidente interrompe la carriera di Blanche, costringendo le sorelle a una convivenza forzata piena di rimpianti, di odio e di acredine.
Le sorelle Hudson vivono in una grande casa che ha visto tempi migliori. Come le loro vite, del resto. Jane e stata una bambina prodigio, cantante e ballerina, richiesta nel primo decennio del secolo in ogni teatro d'America. La chiamavano Baby Jane Hudson, ed era considerata una piccolo Duse. Ma la sua brillante carriera si è arrestata alle soglie del dodici anni. II successo di sua sorella minore Blanche, dotata, a differenza della paffuta Jane, di una bellezza non comune, è arrivato invece con il cinema di Hollywood, dove è stata diva indiscussa della commedia sentimentale. Oggi Blanche vive su una sedia rotelle, con una gamba paralizzata a causa di un incidente.
8) Il vortice di Ross Macdonald (The Drowning Pool, 1950, Traduzione Alessandra di Luzio, pag. 225, euro 12,90) - ISBN 88-7851-118-8
Il suo vero nome era Kenneth Millar (1915 – 1983). Quando era ancora piccolo i genitori si trasferirono in Canada e sin da giovane si interessò alla narrativa poliziesca leggendo varie rivista per ragazzini. Si laureò nel 1938 dopo la morte della madre ed un viaggio fatto attraverso l’Europa e rimase molto colpito (in senso negativo) dal regime nazista.
Il suo primo romanzo risale al 1944 ed era intitolato The Dark Tunnel.
L’affascinante e misteriosa Maude Slocum si presenta nello studio di Lew Archer portando con se una lettera anonima diretta a suo marito James. Per sua fortuna, l'ha intercettata prima che giungesse a destinazione. II testo e esplicito nelle sue accuse: "Caro signor Slocum, un giglio che marcisce puzza piu di un'erbaccia. E mai possibile che lei si diverta a fare la parte del cornuto? O forse, cosa davvero strana, non è al corrente delle attività extraconiugali di suo moglie?" Quanta e vera quell'accusa? Chi odia così tanto Maude Slocum, da volerne mettere in piazza la vita private?
9) Nato per uccidere di Charles Willeford (Cockfighter, 1962, Traduzione Fabio Zucchella, pag. 256, euro 12,90)
Charles Ray Willeford (1919 – 1988), conosciuto anche come Will Charles, W. Franklin Sanders, è nato a Little Rock nell’Arkansas e da giovane scappù di casa ed andò poi ad arruolarsi nell’esercito, solo a 36 anni iniziò a scrivere, i suoi sono romanzi cupi e neri. Il successo arrivò molto tardi nel 1984 con il romanzo Miami Blues che fa parte della tetralogia che ha come protagonista l’investigatore Hoke Moseley. Fra i vari suoi romanzi ricordiamo anche Morire oggi (Phoenix, 1997), Sideswipe (uscito negli USA nel 1987, mai tradotto), Il quadro eretico (Bompiani, 1996) Tempi d'oro per i morti (Marcos y Marcos).
I combattimenti tra i galli sono uno sport crudele e sanguinario: almeno uno dei due contendenti finisce inevitabilmente ucciso. E soprattutto uno sport per uomini d'onore, per machos irriducibili. Frank Mansfield e uno di questi uomini. Frank non parla da due anni e sette mesi. II suo mutismo e frutto di un voto del silenzio che si e auto-imposto fino a quando non realizzerà il sogno della sua vita: vincere il titolo di Allenatore di Galli dell'Anno.
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